"Mio figlio non entra in una scuola, ma in una gabbia, da quando è ricominciato l'anno. Alla Einaudi sono in corso degli importanti lavori, di cui magari godranno i bambini nel prossimo futuro, ma per chi la frequenta adesso è un sacrificio. Non c'è alcuno sfogo esterno, un'area all'aperto dove trascorrere l'intervallo o delle finestre per guardare fuori. Ci sono impalcature e teloni che chiudono la vista. Parliamo di una scuola a tempo pieno, dove i bambini entrano alle 8 ed escono alle 16. Possibile che in oltre due mesi non si sia pensato ad una soluzione, ad uno spazio, fosse anche il parco di fronte alla scuola, per far stare i bambini all'aperto?"
Chi ci scrive è il papà di un alunno che frequenta la scuola elementare di corso Galileo Ferraris, da ormai diversi mesi interessata da importanti lavori di riqualificazione della copertura e delle facciate della scuola, oltre che di un intervento di efficientamento energetico.
Il Comune di Cuneo ha scelto di destinare a questo lavoro una erogazione della Fondazione CRC, di importo pari a € 1.550.000,00, nell’ambito dell’iniziativa "Interventi straordinari 2023– 30 anni insieme". E' stata scelta la Luigi Einaudi, scuola di 60 anni e più che mai bisognosa di interventi profondi.
E' in corso di realizzazione anche il cappotto termico. Non solo, l'assessore competente Luca Serale, nelle scorse settimane, aveva annunciato la candidatura della scuola ad un bando per la realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto.
Lavori importanti su tutti i fronti, quindi: energetico, di sicurezza e anche estetico.
Un investimento per il futuro, su questo non ci sono dubbi, ma chi la frequenta adesso, però, si prende solo gli oneri, come evidenzia questo papà che ci ha scritto, dopo aver pazientato a lungo, nella speranza che si trovasse una soluzione.
Sembrava che potesse arrivare, magari sfruttando il cortile della secondaria di primo grado, facente parte del Comprensivo, ma così non è stato.
I lavori sono iniziati a fine giugno, poco dopo la fine della scuola. Nei mesi estivi si sono concentrati quelli più impattanti, soprattutto per il rumore. Ma alla ripresa dell'anno scolastico alunni e personale si sono ritrovati nel mezzo di un cantiere che, se tutto va bene, dovrebbe terminare a gennaio 2025.
Dando per scontato che i tempi saranno rispettati... e fino ad allora? Questo genitore non ha dubbi: "Fino ad allora si deve trovare un'area esterna all'edificio dove i bambini possano trascorrere l'intervallo. Nessuno può stare rinchiuso otto ore di fila senza nemmeno poter guardare fuori dalla finestra. Figuriamoci dei bambini dai 6 ai 10 anni".