Economia - 17 ottobre 2024, 07:00

Sensibilità dentale: come riconoscerla e come risolvere il problema

La sensibilità dentale è un problema molto diffuso tra le persone di ogni età.

La sensibilità dentale è un problema molto diffuso tra le persone di ogni età. Di solito è abbastanza facile da riconoscere, perché porta a sentire dei dolori acuti quando il dente entra in contatto con cibi o liquidi. Si tratta di un problema da non sottovalutare, visto che può rendere poco piacevoli molti momenti della giornata, come ad esempio il pranzo o la cena.

Cos’è esattamente la sensibilità dentale e come si può risolvere il problema? Ecco tutto ciò che dovete sapere.

Riconoscere la sensibilità dentale

Come abbiamo già detto nella nostra introduzione non è molto difficile riconoscere la sensibilità dentale, visto che i sintomi sono davvero chiari. In ogni caso non dimenticate di rivolgervi al dentista, che potrà confermarvi che soffrite di questo problema.

Il sintomo più evidente è il dolore acuto che si manifesta quando si beve o si mangia qualcosa. L’effetto passa dopo pochissimo, e non ci sono grandi differenze relative alla temperatura di ciò che si sta ingerendo. Si può provare una improvvisa fitta sia bevendo acqua fredda, sia mangiando un cibo caldo, ad esempio.

Possono esserci dei fastidi anche a seconda della composizione dei cibi. Alimenti molto zuccherati potrebbero originare un vero e proprio fastidio a chi soffre di sensibilità dentale.

Un altro sintomo che vi aiuta a riconoscere questo problema è il dolore mentre si puliscono i denti con lo spazzolino o mentre si usa il filo interdentale.

Cosa provoca la sensibilità dentale

La sensibilità dentale può avere diverse cause, e per risolvere il problema è essenziale comprendere quale sia la sua origine. Spesso basta una visita dal proprio dentista di fiducia per scoprire quale sia la causa scatenante del problema. In generale possiamo dire che a provocare la sensibilità dentale sia

 una maggiore esposizione della dentina, il tessuto che è sotto allo smalto che ricopre il dente. Se lo smalto diventa più sottile o se le gengive si ritirano, ad esempio, la dentina potrebbe essere più esposta agli agenti esterni e provocare così la fitta di dolore tipica delle sensibilità dentale.

A proposito di gengive: un’infiammazione potrebbe portare a una loro retrazione, e lo stesso può avvenire quando si spazzolano i denti in maniera troppo aggressiva.

Per quanto riguarda invece l’assottigliamento dello smalto le cause potrebbero essere numerose. Chi digrigna i denti può provocare un vero e proprio logoramento dello smalto. Attenzione anche ai cibi e alle bevande che si consumano. Alimenti troppo acidi possono contribuire all’erosione dello smalto dentale.

Come risolvere il problema

Per ognuna delle cause presentate nel paragrafo precedente ci sono delle soluzioni che si possono adottare. Un buon rimedio è sicuramente quello di usare dei dentifrici realizzati appositamente per contrastare la sensibilità dentale. Sono prodotti che possono aiutare a rafforzare lo smalto e ad alleviare i sintomi tipici della sensibilità. Se il problema è legato alle gengive, potreste acquistare dei dentifrici che aiutino a far passare le infiammazioni.

Per coloro che invece tendono a digrignare i denti, soprattutto di notte, portando a una riduzione dello smalto, è possibile usare uno strumento noto come bite.

Richy Garino