Attualità - 17 ottobre 2024, 14:51

Per la Tcn Vehicles di Alba nove settimane di cassa integrazione per 180 dipendenti

I settori dell'automotive e della componentistica vivono una fase di crisi. La sindacalista Maria Grazia Lusetti (Fiom Cgil): "La situazione può cambiare da un momento all'altro, a seconda degli ordini. La misura non dovrebbe essere confermata per dicembre e gennaio"

La crisi del settore automotive sta colpendo duramente anche la Granda: una delle ultime realtà interessate da un calo della produzione è la Tcn Vehicles, il cui quartier generale si trova in corso Asti ad Alba. Il gruppo, erede della ex Bianco e composto da nove aziende, è specializzato nella lavorazione meccanica e nell’assemblaggio di componenti in alluminio per i settori automobilistico e motociclistico. Nei mesi di ottobre e novembre, i 180 lavoratori saranno interessati dalla cassa integrazione ordinaria.

Maria Grazia Lusetti, sindacalista della Fiom Cgil, spiega: "La Tcn fa parte del gruppo di aziende della componentistica che stanno risentendo di un calo produttivo, principalmente a causa della crisi del gruppo Volkswagen e, in parte, anche di Stellantis. È stata quindi avviata una procedura di cassa integrazione ordinaria per un periodo di nove settimane, fino alla fine di novembre. Si tratta di una situazione che, come ci hanno detto sia al tavolo sia con i delegati, cambia di settimana in settimana. Cerchiamo di gestirla nel miglior modo possibile, con l'obiettivo di mantenere il lavoro e di rispettare le consegne quando ci sono. Quando non è possibile, si resta a casa".

Lusetti entra ancora più nel dettaglio dell'organizzazione: "Il turno notturno è stato praticamente abolito, a eccezione di alcune lavorazioni per le quali ci sono commesse, ma si tratta di poche persone; la maggior parte dei lavoratori è a casa, mentre gli altri lavorano in base agli ordinativi disponibili. La componentistica e l'automotive sono, comunque, i settori più in difficoltà nel Cuneese. Tcn ci ha informato che la cassa integrazione non dovrebbe essere prolungata, poiché per dicembre e gennaio è previsto un aumento del lavoro. C’è comunque un confronto continuo, anche settimanale, con i delegati per monitorare la situazione".

Daniele Vaira