Attualità - 17 ottobre 2024, 07:04

La Granda al 64° posto per infortuni mortali sul lavoro: ad Alba un incontro per invertire la rotta

Il dottor Giuseppe Calabretta, direttore dello SPreSAL dell'Asl Cn2, invita aziende e cittadini a un confronto aperto per migliorare la qualità della vita dei lavoratori e ridurre gli infortuni: "Occorre agire su più livelli con un approccio nuovo alla sicurezza"

La Granda al 64° posto per infortuni mortali sul lavoro

Secondo recenti statistiche dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering, elaborate sui dati Inail, la provincia di Cuneo occupa il 64° posto in Italia per incidenza di infortuni mortali sul lavoro. Dal 2000, con l’introduzione del "Sistema Informativo Nazionale di Sorveglianza degli infortuni mortali e gravi", è stato registrato un calo complessivo degli incidenti sul lavoro nella provincia, anche se, negli ultimi anni, i dati mostrano una fase di stabilità che riflette l’andamento nazionale. Settori ad alto rischio come agricoltura ed edilizia, in particolare, continuano a presentare un elevato indice di incidenti, dovuti soprattutto all'uso intensivo di macchinari e alla tipologia delle attività svolte.

Questo scenario critico rende quanto mai urgente l’incontro del 21 ottobre presso l’Aula Formazione della Banca d’Alba (via Santa Barbara 1/B), promosso dal Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPreSAL) dell’ASL CN2.

L’incontro, che si terrà dalle 8.45 alle 12.30, sarà un momento di confronto tra esperti, istituzioni e aziende, per discutere delle soluzioni che possano migliorare la qualità della vita lavorativa. Il dottor Giuseppe Calabretta, direttore dello SPreSAL dell'Asl Cn2 e promotore dell’evento, ha espresso chiaramente la sua insoddisfazione verso i dati attuali e l’importanza di un cambiamento strategico. “Morire sul lavoro è uno scandalo inaccettabile in un paese civile,” ha ricordato, riprendendo le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Siamo giunti a un livello in cui migliorare le condizioni di lavoro e ridurre gli infortuni sembra essere un ostacolo insormontabile,” ha dichiarato Calabretta. “Ma occorre agire su vari livelli, partendo dal presupposto che il lavoratore è una risorsa e che la sicurezza sul lavoro non è un costo, bensì un dovere. Il nostro obiettivo, con questo incontro, è offrire ai portatori di interesse un’occasione di condivisione e di confronto, nel comune intento di lavorare insieme per un approccio globalmente orientato alla prevenzione nei luoghi di lavoro.”

Calabretta ha poi spiegato come il mondo del lavoro sia in continua trasformazione, con l’introduzione di nuovi rischi dovuti alla digitalizzazione, all’automazione, all’aumento dell’età pensionabile e alle nuove forme contrattuali. “Dobbiamo andare oltre l’approccio tradizionale alla sicurezza,” ha affermato. “La società e il mondo del lavoro sono in rapida trasformazione; siamo passati da una prevalenza di attività fisiche a un maggior peso di attività intellettuali. I cambiamenti introdotti dalla digitalizzazione, dall’automazione, dai cambiamenti climatici e dall’aumento dell’età pensionabile hanno introdotto nuovi rischi che richiedono un approccio multidisciplinare.”

Considerando la sicurezza un valore fondamentale e universale, Calabretta ha ribadito: “La sicurezza non deve essere vista come un costo, bensì come un dovere e una risorsa che va a beneficio di tutta la comunità. È nostro compito costruire un processo dinamico di sicurezza, che guardi non solo all’ambiente di lavoro ma anche a quello domestico e alla strada, educando i lavoratori a mantenere un corretto stile di vita.”

Una parte cruciale della strategia che sarà discussa durante l’incontro riguarda i “Piani Mirati”, promossi dal Piano nazionale di prevenzione per assistere e supportare le imprese. “Abbiamo bisogno di una logica di rete,” ha spiegato Calabretta, “come suggerisce il Piano nazionale, attraverso l’introduzione di Piani Mirati. Con questi strumenti intendiamo valorizzare l’assistenza alle imprese e iniziare a formare i giovani, futuri datori di lavoro e lavoratori, integrando la cultura della sicurezza fin dalle scuole”.

L’incontro, gratuito ma con iscrizione obbligatoria, rappresenta quindi un passo significativo per la costruzione di un ambiente di lavoro in cui sicurezza e qualità della vita possano andare di pari passo. Per informazioni e adesioni, è possibile contattare lo SPreSAL via email all’indirizzo spresal@aslcn2.it o telefonare al numero 0173-316604.

Daniele Vaira