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Economia | 16 ottobre 2024, 19:19

Dall'automotive ai trattori, anche in Granda è crisi: "Riceviamo ogni giorno richieste di cassa"

Domenico Calabrese (Fiom Cgil) delinea un quadro fosco: "Situazione allarmante. Fermi anche la componentistica e l'elettrodomestico. Venerdì 18 ottobre parteciperemo allo sciopero nazionale"

Un presidio davanti alla Dana di Cervere

Un presidio davanti alla Dana di Cervere

A volte bastano poche pennellate precise per delineare un contesto, alcune parole chiare e senza fronzoli. Domenico Calabrese della Fiom Cgil Cuneo, parlando della situazione dell'automotive del Piemonte e della Granda, è lapidario:

"Il Piemonte da sempre rappresenta nel Paese l'automotive, perché a Torino c'era una volta un'azienda che si chiamava Fiat e faceva 65.000 addetti, adesso si chiama Stellantis e sta smobilitando. Ci sono solo più 3.000 lavoratori, di cui 1.500 in cassa integrazione. Questo è il contesto. Noi in provincia di Cuneo, siamo ovviamente coinvolti, sono molte le aziende della componentistica per auto che orbitano sulla provincia di Cuneo, il gruppo Dana a Cervere e Sommariva Perno, la Valeo e la Raicam di Mondovì, la Bitron Rossana, per citarne alcune tra le più grandi. Naturalmente per noi la crisi dell'auto ha un impatto su alcune migliaia di lavoratori. Le aziende hanno, in molti casi, già aperto la cassa integrazione".

La crisi si sta, però, allargando ad altri settori, come in una sorta di contagio senza fine. "Oltre all'automotive c'è anche il movimento terra e il settore trattoristico che segnano una battuta d'arresto e saranno ferme per 12-18 mesi. Il Gruppo Dana, in contratto di solidarietà. Oggi ha aperto la cassa integrazione Westport di Cherasco, perfino le acciaierie rallentano. Anche il settore elettrodomestico è in difficoltà, basta guardare a Electrolux, che segna una fase negativa. Noi abbiamo la Bitron, la Elbi a Dronero che sono legate a quel tipo di mercato, ma non solo. Per cui il quadro è presto fatto: automotive fermo, trattoristico e movimento terra che frenano, l'elettrodomestico che non gira: siamo in una situazione assolutamente allarmante. Non è un caso che tutti i giorni riceviamo dichiarazioni di aperture di cassa integrazione nelle aziende metalmeccaniche", aggiunge Calabrese.

Non a caso il settore dell'automotive si fermerà venerdì 18 ottobre con uno sciopero nazionale: "Anche noi a livello provinciale parteciperemo, scenderemo a Roma, siamo in molti ad aderire all'iniziativa, in riferimento soprattutto alle aziende che sono legate in qualche modo a Stellantis. La crisi arriva dopo l’onda lunga del post pandemia. Servono politiche industriali che il governo non ha fatto e non sta facendo in modo efficace", conclude Calabrese.

Daniele Vaira

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