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Attualità | 16 ottobre 2024, 17:11

Continua la battaglia di alcuni cittadini per fermare il progetto della cava a San Vitale di Busca

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Laura Mandaglio, che si appella agli amministratori

Continua la battaglia di alcuni cittadini per fermare il progetto della cava a San Vitale di Busca

Egregio Direttore, 

siamo un gruppo di cittadini, membri nostro malgrado di un Comitato nato a San Vitale di Busca per tutelare i nostri terreni agricoli, la nostra salute ed il nostro diritto, la nostra scelta di vivere a contatto con la natura. 

I tempi che viviamo ci impongono ogni giorno riflessioni profonde, motivate da obblighi morali.

Il pensiero non può non correre al progetto che si sta pensando di attuare sui nostri terreni agricoli, da sempre molto fertili, sempre ambiti perché facilmente irrigabili in periodi di siccità e ad alto rendimento produttivo. 

Una ditta di escavazioni ha portato la sua attenzione a questi terreni ed ha ritenuto utile scavarne una porzione enorme per ricavarne ghiaia. 

Un proprietario di terreno, evidentemente poco interessato a tutelarne la fertilità e molto interessato a ricavare un facile guadagno ha accettato di affittarglielo per una lauta ricompensa. 

Gli Enti Locali (Comune di Busca, Provincia di Cuneo, ARPA, ASL,…) non trovano motivi leciti a bloccarne il progetto. Anzi, sembrano avere le mani bloccate dal timore di fantomatiche richieste di risarcimento danni nel caso non approvino il progetto. 

Noi cittadini siamo preoccupati e attoniti di fronte alla situazione: come è possibile che gli amministratori non abbiano la possibilità di decidere il destino dei territori che a loro si sono affidati? Che li hanno eletti a propri Rappresentanti?

Sembra che a fine ottobre i consiglieri saranno chiamati a votare la Variante al PRGC che andrà a stravolgere la vita della frazione con svariate giornate piemontesi devastate da una cava di ghiaia che sì ha diritto di esistere ma non in quel luogo, cioè a ridosso di abitazioni ed allevamenti di animali, di attività produttive e con il rischio reale di scarichi inquinanti (da macchine lavoratrici, da autoveicoli, oltre che dall’attività estrattiva stessa) a modificare l’aria, il suolo e la vita dei residenti. 

Crediamo che amministrare significhi tutelare i propri concittadini da interessi superiori, che il Comune sia l’Ente deputato a valutare i Progetti presentati in un’ottica terza, non coinvolta e garante di tutte le parti in causa. 

Per questo motivo abbiamo chiesto ai singoli consiglieri di incontrarci per esporre loro le ragioni che secondo noi sottostanno alla possibilità di dire “No” alla Variante. 

Li riassumo brevemente: le falde in pericolo di inquinamento, poiché nella zona sono molto superficiali e facilmente raggiungibili; un pozzo (necessario per l’abbattimento delle polveri) che a detta della Ditta appaltatrice, non si può fare; i pareri di ASL e ARPA che indicano un timore per la salute delle persone e degli animali della zona; la vita stravolta dei residenti in prossimità del sito a causa dei molti mezzi che in futuro dovrebbero ovviamente transitare in zona, anche su una strada vicinale che si intende asfaltare e rendere “pubblica”, non avendo alternative realisticamente ed economicamente sostenibili. 

Per dovere di verità, sia il sindaco Ezio Donadio che il consigliere Mario Colombano, hanno accettato di confrontarsi e ne sono scaturiti momenti di confronto pacato, all’insegna dell’informazione, dei dati tecnici e del reciproco rispetto dei ruoli. 

Gli altri, assessori e consiglieri, hanno comunicato che, per scelta condivisa, non intendono recarsi agli incontri proposti ma che “l'Amministrazione comunale è disponibile ad incontrarVi ,come da Voi richiesto, martedì 22/10/2024 alle ore 19 presso la Sala Consigliare in Via Cavour 28”.

Purtroppo il giorno 22 ottobre non era una data da noi proposta, in quanto nessuno di noi è libero da impegni. Dobbiamo perciò a malincuore rinunciare al confronto diretto con i Consiglieri e gli Assessori. Inoltre sembra non sia stata compresa la nostra richiesta di avere incontri con i singoli amministratori, piuttosto che un incontro collegiale. Ci spiace non essere stati compresi.

Nel consiglio comunale del 3 ottobre 2023 il sindaco Gallo aveva sospeso i lavori e aveva deciso di rinviare le decisioni in merito alla Variante, in attesa che fossero espressi tutti i pareri degli enti preposti alle varie autorizzazioni. 

Poco è cambiato da un anno fa: ASL e ARPA hanno richiesto delle integrazioni, cui la ditta ha risposto di non poter dare seguito; molti dubbi permangono in merito al destino delle falde acquifere, soprattutto di quelle profonde che riguardano Busca, ma ancor di più i comuni limitrofi, che si trovano a valle rispetto alla frazione di San Vitale (Villafalletto in primis, Centallo, Tarantasca, Fossano...) 

Questo ci fa sperare che anche gli attuali amministratori, nella libertà e autonomia che il loro ruolo pubblico gli riconosce, possano stupirci e decidere di agire davvero nel solo e precipuo interesse degli abitanti buschesi, villafallettesi, centallesi... preservandone la salute, le notti riposanti e le giornate serene con la possibilità di muoversi, vivere, lavorare nelle campagne che sono loro, nostre, di tutti.

Laura Mandaglio

al direttore

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