La Associazione «Primalpe» ha invitato ad una chiacchierata, con Nino Fenoglio, classe 1931, nella cartoleria di Via Roma 56, Cuneo, che ha gestito per gran parte della sua vita e che fu del genitore (di origini langarole, «Fnuj dij Foij») e poi di suo cugino, del quale rimane il nome (attribuito anche a lui), «Calcagno».
Il momento è stato nello stile del protagonista, sempre fuori da ogni tempo ben individuabile. In questi ultimi anni, finalmente godendosi in meritato riposo, in età ormai più «giovanile» che «giovane», ha cominciato a raccontare i suoi tanti ricordi. Quelli di una Cuneo dei tempi andati, ma forse eterna, immutabile, sotto i portici di Via Roma, le radici della attuale città.
Dell’essere «cuneesi», con i suoi personaggi e le sue botteghe, il lavoro ed il sapersi divertire, godere la vita, la fede unita ad una grande lucidità e libertà intellettuale, idealismo, correttezza e pragmatismo.
Col paziente lavoro della giovane bovesana Valentina Biarese, le sue parole ed i suoi pensieri son state messi in ordine e fissati su carta. Ed il titolo non poteva che essere "Il profumo della carta".
Guarda il passato, Nino Fenoglio, con il sorriso e l’indulgenza di chi ha ancora i piedi ben piantati nel presente, e non rinuncia ad ipotizzare un futuro: mica è poco specie di questi tempi.