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Sanità | 15 ottobre 2024, 16:37

Virus respiratorio sinciziale nei bambini: in Piemonte parte in ritardo la vaccinazione

Problemi sulla commercializzazione dell'anticorpo: a chiarirlo l'assessore Riboldi su sollecitazione di Pompeo (PD)

Virus respiratorio sinciziale nei bambini: in Piemonte parte in ritardo la vaccinazione

In Piemonte parte in ritardo la campagna vaccinale volontaria dei bambini sotto i due anni contro il virus Respiratorio Sinciziale. La motivazione? L’azienda produttrice dell’anticorpo monoclonale Nisevimab Beyfortus ha comunicato ad Aifa che la commercializzazione del vaccino è stata posticipata al 28 ottobre.

Quindi, soltanto dopo quella data, si potrà avviare le vaccinazione. A chiarirlo in aula, tramite risposta scritta, l'assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi su richiesta dalla consigliera del PD Laura Pompeo. L'esponente dem aveva sollecitato già in passato la giunta Cirio per evitare che, nella prima fase del picco di contagi prevista proprio per il mese di ottobre, la salute dei bambini venisse messa a rischio.

Il virus

Il rischio di infezione severa da RSV è stagionale: esattamente in autunno e nei mesi marzo e aprile si registrano il maggior numero di casi. “Questo virus – spiega Pompeo – è altamente contagioso: è classificato come pneumovirus e si trasforma, frequentemente, in bronchiolite. Inoltre, nei bambini prematuri o affetti da malattie polmonari croniche, cardiache o neuromuscolari, questa infezione può causare gravi complicazioni respiratorie".

In Piemonte nel 2023 il virus Respiratorio Sinciziale è stato responsabile, nel primo anno di vita dei bambini, di oltre 1.000 ricoveri e di più di 1.500 accessi in pronto soccorso.

redazione Torinoggi

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