Attualità - 15 ottobre 2024, 13:10

Lupacchiotta "addomesticata" in Valle Stura entrerà nella famiglia del Centro faunistico di Entracque

Una storia che, seppur tenera, non è a lieto fine per questo lupo, nutrito dagli umani fin dalla più tenera età. Ora, purtroppo, non potrà mai più tornare in natura, perché non sopravviverebbe

Immagine di repertorio. Si tratta di uno dei sei cuccioli nati in cattività, nel 2016, presso il Centro di Entracque

Una storia che, vista dal punto di vista degli umani, non può che apparire tenerissima. Ma così, purtroppo, non è, perché la natura ha le sue regole e gli umani, quando si intromettono, anche con le migliori intenzioni, finiscono per causare danni.

E' esattamente quanto accaduto in questa vicenda, che vede protagonista una lupacchiotta, una cucciola nata probabilmente la scorsa primavera e rimasta da solo, senza il branco, per cause sconosciute.

Tutto inizia prima dell'estate, quando l'animale, probabilmente per fame, si avvicina  ad una abitazione nei boschi di Demonte, in Valle Stura. I proprietari, così come forse avrebbero fatto in molti, iniziano a dargli qualcosa da mangiare. Crocchette, come fosse un cane, che mangia dalle ciotole.

Il lupo, che è opportunista per natura, torna con una certa assiduità, perché sa che può mangiare senza sforzo. Lo fa al punto da iniziare ad assumere dei comportamenti "confidenti" e non più compatibili con la sua natura selvatica. Ormai è stato "imprintato" dall'uomo. 

La scorsa settimana le persone che lo hanno nutrito, anche forse per la paura di avere a ridosso dell'abitazione un lupo che pian piano sta crescendo, hanno deciso di rivolgersi ai carabinieri forestali e quindi al Centro per la Conservazione e la Gestione dei Grandi Carnivori (CGC), organismo regionale coordinato dall'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime.

Il sopralluogo non ha lasciato dubbi. Nel vedere l'animale non scappare alla vista degli umani e mangiare le crocchette, è stato immediatamente chiaro che non potrà più tornare nei boschi, condannato ad una vita in cattività.

Questo ex selvatico, dopo che sono stati chiesti tutti i permessi e le autorizzazioni necessari ai vari enti preposti, perché il lupo, lo ricordiamo, è un animale protetto, si trova adesso chiuso in una gabbia, pronto per entrare presto a far parte del gruppo di lupi che vivono a Entracque, nel recinto di circa sei ettari del Centro faunistico Uomini e Lupi. 

Sarà il nono esemplare e vivrà lì, facendo magari la gioia dei visitatori, ma sicuramente non la sua, perché ha perso la libertà e non potrà mai più riconquistarla, ormai troppo contaminato dall'uomo.

In foto la lupetta che vivrà al Centro di Entracque. Quando abbiamo pubblicato l'articolo, non avevamo la sua foto, che condividiamo solo parecchie ore dopo l'uscita dell'articolo

Per maggiori informazioni:

https://www.lifewolfalps.eu/ho-visto-un-lupo-consigli-di-comportamento-in-caso-di/

Ricordiamo che è altresì importante avvisare le autorità competenti se si notassero comportamenti confidenti o anomali da parte della fauna selvatica, contattando i Carabinieri Forestali (112), il Centro Grandi Carnivori, ASL locali o il Sindaco.