Attualità - 15 ottobre 2024, 08:00

Cuneo, si parla di caporalato e nuove schiavitù con Yvan Sagnet

Il fondatore e presidente di No Cap sarà ospite sabato 19 ottobre alle 21 al Centro Culturale don Aldo Benevelli” dell’Associazione Partigiana Ignazio Vian presso lo Spazio Incontri della Fondazione Crc di via Roma 15

Sabato 19 ottobre 2024  ore 21  “Caporalato e nuove schiavitù” con Yvan Sagnet , fondatore e presidente di No Cap, l’associazione internazionale nata nel 2011 come movimento per contrastare il caporalato in agricoltura e per favorire la diffusione del rispetto dei diritti umani, sociali e dell’ambiente. Nato in Camerun, Yvan Sagnet è arrivato in Italia con un visto per studio nel 2007. Ha conseguito la laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni nel marzo 2013 al Politecnico di Torino. Ha guidato il primo sciopero dei braccianti stranieri in Italia durato circa un mese nell’estate del 2011 nelle campagne di Nardò in provincia di Lecce, che ha contribuito all’introduzione nell’ordinamento giuridico italiano del reato di caporalato. 

La morte di SATNAM SINGH , il bracciante dell’Agro Pontino deceduto perché buttato sul ciglio della sua abitazione da un “padrone” italiano insieme al braccio che gli era stato amputato da un macchinario agricolo è il simbolo tragico di un fenomeno capillare nel territorio laziale e in tutta l’Italia. A Latina Satnam Singh è stato ucciso dal sistema di sfruttamento.  Satnam Singh è diventato visibile solo dopo la morte. 

Caporalato e nuove schiavitù. Gli invisibili che diventano visibili solo dopo la morte.  Un mercato delle braccia che non è solo nel sud d’Italia e non è solo in agricoltura ma anche in altri settori. Una piaga che affligge l’Europa intera. Il riconoscimento del reato di riduzione in schiavitù e la legge n. 199/2016 sul caporalato hanno aperto migliaia di processi ma in tanti ancora oggi continuano a subire.

cs