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Attualità | 11 ottobre 2024, 20:11

Prorogato al 25 ottobre il termine di demonticazione delle mucche per le aree montane oltre i 1500 metri

La Regione Piemonte accoglie parzialmente le richieste di Arema e Coldiretti, grazie all'intervento dell'assessore Marco Gallo. Possibile ulteriore estensione della data per le zone ad altitudini inferiori

Prorogato al 25 ottobre il termine di demonticazione delle mucche per le aree montane oltre i 1500 metri

La Regione Piemonte ha reso noto oggi, venerdì 11 ottobre,  una proroga parziale del termine di demonticazione delle mucche (in cui gli allevatori riportano gli animali nelle stalle in pianura) inizialmente previsto per il 15 ottobre, spostandolo al 25 ottobre per le aree montane comprese tra i 1500 e i 1700 metri di altitudine.

Questa decisione è deliberata in seguito alle richieste avanzate da Arema (Associazione regionale margari) e Coldiretti, grazie all'intervento dell'assessore regionale alla Montagna Marco Gallo, il quale ha lavorato nell'interesse delle aziende zootecniche di montagna.

Tuttavia, le condizioni climatiche sfavorevoli registrate quest'anno hanno influito sulla qualità delle superfici pascolive oltre i 1500 metri.

Le temperature sensibilmente più basse rispetto alle medie stagionali del periodo, unite a nevicate e brinate notturne, hanno reso più difficile il mantenimento di adeguate condizioni di benessere per gli animali.

Le autorità competenti, tra cui il Comando Regione Carabinieri Forestale Piemonte e il Settore Attuazione Programmi Agroambientali e Agricoltura Biologica della Regione Piemonte, hanno valutato le richieste pervenute e deciso di accogliere solo parzialmente la proroga.

Resta infatti aperta la possibilità di una ulteriore estensione dei termini di pascolamento per le quote inferiori, comprese tra gli 800 e i 1500 metri, che sarà valutata nelle prossime settimane in base all'andamento climatico.

Massimo Tribolo, presidente di Arema, ha dichiarato: "Ringraziamo l'assessore Marco Gallo per il suo prezioso intervento, che ha permesso di ottenere una proroga fondamentale per le nostre aziende zootecniche di montagna, dimostrando attenzione e sensibilità verso le necessità dei margari

Gli fa eco Giovanni Fina, segretario di Arema: "Per i margari abbiamo ottenuto un buon risultato, ma chiediamo ancora una deroga totale per gli allevatori stanziali che operano tutto l’anno sui territori totalmente montani, al di sopra delle altitudini citate dal documento regionale, che sono costretti a ritirare gli animali, quando le mucche potrebbero ancora pascolare utilizzando l’erba presente, diminuendo i tempi di permanenza nella stalle, per il benessere animale”.

Anna Maria Parola

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