A seguito della discussione dell’ordine del giorno per l’istituzione e il riconoscimento della “cittadinanza civica” proposto dal centrosinistra in consiglio comunale ad Alba e dopo gli approfondimenti effettuati in commissione, i consiglieri di centrodestra Emanuele Bolla, Riccardo Spolaore, Lorenzo Barbero, Carlo Bo, Domenico Boeri, Massimo Reggio, Elisa Boschiazzo e Daniele Sobrero hanno presentato un documento contenente una serie di proposte concrete per l’integrazione dei bambini e dei ragazzi stranieri presenti in città.
“Abbiamo ritenuto completamente privo di utilità l’ordine del giorno per l'istituzione e il riconoscimento della cittadinanza civica – spiegano i consiglieri comunali –. Nella nostra idea di città i bambini e i ragazzi stranieri devono essere integrati e per questo abbiamo presentato un documento alternativo contenente principi concreti che contiene proposte serie e realizzabili. Su questo vogliamo confrontarci, respingendo in modo fermo l’impostazione ideologica che il centrosinistra vuole dare al dibattito sul tema della cittadinanza e dell’inclusione”.
“L’impostazione ideologica data dalla maggioranza e della Giunta Gatto non contribuisce a unire – continuano i consiglieri – perché si basa sull’invenzione di un istituto giuridico che non porta al riconoscimento di alcun diritto e che crea un’ulteriore elemento di divisione. La costituzione attribuisce allo Stato la competenza di legiferare sul tema della cittadinanza e non ai comuni: a noi interessa lavorare affinché i bambini italiani e stranieri siano felici e continueremo su questa linea in modo serio e costruttivo, senza ideologie”.
La proposta del centrodestra sarà presentata al consiglio comunale e discussa nella forma di ordine del giorno e si basa su azioni che favoriscano:
- la conoscenza delle principali e basilari norme del diritto italiano;
- un maggiore senso di appartenenza alla cultura italiana;
- la riduzione delle barriere linguistiche;
- la conoscenza della lingua italiana come strumento di apprendimento scolastico;
- la riduzione della dispersione scolastica degli studenti con background migratorio;
- il coinvolgimento delle famiglie straniere nelle attività proprie della comunità;
- la proposta di attività extra curricolari idonee a favorire processi di integrazione ed inclusione;
- l'istituzione della delega di giunta “integrazione ed inclusione”.