Cronaca - 09 ottobre 2024, 14:13

"Quel gattino sulla strada di San Michele non venne maltrattato ma salvato": assolta

Il processo penale a carico della donna scaturì dalla chiamata ai Carabinieri di una residente che l'aveva vista mettere qualcosa nella pappa del micio: "Era un calmante, volevo prenderlo per curarlo"

Immagine di repertorio

Assolta perchè il fatto non sussiste.

Questa la sentenza emessa del tribunale di Cuneo nei confronti della donna di San Michele Mondovì accusata di aver maltrattato un gattino randagio. Il processo era nato a seguito di una segnalazione di una residente della zona che, nel 2022, aveva spiegato di essersi insospettita dal comportamento della signora: “Ho notato che poggiava qualcosa nell’erba, sul ciglio della strada - aveva detto in aula- Sono andata sul posto e ho visto una busta di plastica, con sopra una pappetta di colore bianco”.

A seguito di alcuni accertamenti effettuati da parte dei carabinieri Forestali, quella pappa che si credeva fosse avvelenata, in realtà conteneva clotiapina, principio attivo di un farmaco antipsicotico usato come calmante.

L'imputata, ascoltata in udienza, ha ammesso di averne in casa e che il suo gesto in realtà era stato mosso da una totale buonafede: “Da due giorni vedevo girare un gattino intorno a casa - ha spiegato - era sempre in mezzo alla strada. Era un affarino piccolo così e io non riuscivo a prenderlo, passavano le auto ed era preoccupata. Per questo ho messo le gocce nella pappetta, poi sono riuscita a buttargli addosso un asciugamano e a prenderlo”.

Come raccontato dalla signora, il cui amore per gli animali è diventato il suo lavoro, quel micino "era affamato, avrà avuto un mese sì e no. Qualcuno lo aveva buttato sul ciglio della strada come fanno sempre, perché sanno che c’è il canile. Era molto debilitato a casa gli ha dato da mangiare, l’ho spulciato e sverminato. Poi l’ho affidato alla moglie di un amico”.  

CharB.