Ieri, 7 ottobre, a fronte di una gravissima aggressione ai danni di un detenuto da parte di una fazione di magrebini, altri detenuti hanno reagito in maniera violenta rifiutandosi di rientrare nelle celle e minacciando gli operatori intervenuti per calmare gli animi. Altri quattro agenti sono poi finiti al Pronto Soccorso a seguito di un'azione di contenimento, con prognosi che varia da 1 a 4 gg.
"Il Penitenziario di Cuneo è completamente dimenticato dall'amministrazione centrale, con i suoi 400 detenuti di cui 70 circa assegnati per motivi di sicurezza dopo aver creato disordini in altri istituti. Una situazione non gestibile: mancano sovrintendenti e ispettori, nonché un Dirigente Comandante di Reparto per un Istituto considerato di 1° livello" si legge nella comunicazione dell'Osapp.
"Inaccettabile il silenzio della politica e delle istituzioni. Droga, telefoni cellulari, sostanze alcoliche autoprodotte, farmaci illegali e armi artigianali che circolano liberamente nelle sezioni, aumentando il traffico illecito e le violenze tra gli stessi reclusi. Chiediamo urgentemente l'intervento del Prefetto per arginare la situazione, ormai giunta al capolinea".
Il segretario generale dell’Osapp (organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) Leo Beneduci rinnova l’invito al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni affinché dichiarano senza ulteriore ritardo lo stato di emergenza delle carceri italiane il sistema penitenziale è oramai alla deriva.
In Breve
martedì 08 ottobre
lunedì 07 ottobre