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Cronaca | 04 ottobre 2024, 12:49

Aggressione in cella al Cerialdo: detenuto colpito in faccia con un piatto dal compagno

L'episodio avvenne nel marzo 2022. La vittima, un ragazzo di orgini somale, riportò una lesione permanente: "Avevamo bevuto e scoppiò la lite. Non volevo denunciarlo ma poi ho pensato fosse giusto dire la verità"

Aggressione in cella al Cerialdo: detenuto colpito in faccia con un piatto dal compagno

“Quel giorno avevamo bevuto, scoppiò la lite e lui mi tirò il piatto in faccia”. Questo, quanto raccontato in aula da un detenuto di origini somale che, nel marzo 2022, a seguito di un diverbio avuto con il suo compagno di cella, I.D., venne colpito al volto con un piatto, riportando una lesione permanente di un nervo. Ora l’uomo, di origini tunisine e anche lui ristretto al carcere di Cerialdo, deve rispondere in tribunale di lesioni aggravate.

Quel giorno, dopo che la vittima venne portato in infermeria e sentito dagli agenti di polizia penitenziaria, disse di non ricordare chi l’avesse colpito: “È così che vanno le cose in carcere - ha ammesso di fronte al giudice -. Ho pensato fosse meglio non denunciare; poi, però, ragionando con il mio avvocato e con la mia famiglia, ho pensato che fosse giusto raccontare tutto, anche perché ho riportato una lesione permanente del nervo”. Fino a quel momento, come riferito dal ragazzo, tra lui e il suo compagno i rapporti erano buoni: “Ricordo che avevamo bevuto molto - ha proseguito-, poi io dissi una frase del tipo ‘più sono grossi più fanno rumore quando cadono’ e da lì scoppiò la litigata e lui mi lanciò contro il piatto”.

Alla prossima udienza, fissata al 15 gennaio, ci sarà la discussione.

CharB.

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