Cuneo e valli - 04 ottobre 2024, 11:32

Addio a Giacinto Bollea, studioso solitario e autore di libri su Saluzzo e la Val Maira

Farmacista, è stato insegnante di Matematica alle Medie di Saluzzo, che definiva "sua amata patria". Il funerale domani, sabato 5 ottobre, in Duomo

Giacinto Bollea

E’ deceduto questa mattina a Saluzzo, Giacinto Bollea. Aveva 94 anni. Di formazione farmacista, insegnante di matematica alle Medie della città è stato autore di numerosi libri. La passione per la scrittura l’ha accompagnato fino agli ultimi mesi di vita.

Amava Saluzzo, oggetto per lui di ricerche, su cui ha scritto saggi e testi. Tra questi "Saluzzo tra le vecchie nuove mura" libro di fotografie (Agistudio, Savigliano 1984) e "Saluzzo. Un invito alla città" ( 2016 Fusta editore), una città autenticamente amata “patria”,  in cui propone un percorso tra ambienti caratteristici, monumenti famosi, opere d’arte e stati d’animo.

Ha collaborato per molti anni con la rivista quadrimestrale “Cuneo Provincia Granda” pubblicata sotto l’egida della Camera di Commercio di Cuneo e di cui ha fatto parte del nucleo primordiale di redazione. In seguito ha scritto con “Saluzzo Oggi” e il "Corriere di Saluzzo".

Era un grande appassionato della Val Maira alla quale ha regalato belle poesie e scritti: ha pubblicato “Elva.Le parole ritornano" (Nerosubianco, 2008) e con Bruno Rosano “Elogio di una valle" (L’Artistica, Savigliano 2008) oltre ad essere stato autore del libro "Elogio del viaggio: percorsi d'anima in una valle alpina" (Nerosubianco 2010). 

Marco Piccat, storico, già ordinario di Filologia romanza nella Facoltà di Lettere dell’Università di Trieste e suo amico, lo ricorda: "Era un grande studioso, un ricercatore sui generis dalla cultura scientifica ma appassionato di storia, filosofia, arte dei secoli. Un grande conoscitore della storia del Marchesato. Ha fatto parte di un gruppo di studiosi di metà del Novecento, cittadini saluzzesi, che si ritrovavano per far riemergere e non disperdere la memoria del passato del territorio.

Era uno studioso solitario, rispettoso degli altri, riservato, riflessivo e autonomo nelle sue valutazioni, capace di leggere la realtà con occhi non comuni. Quando diventava amico, era un grande amico sincero". 

Lascia la moglie Silvana e il figlio Lorenzo.

Il funerale domani pomeriggio, sabato 5 ottobre, alle 15 in duomo.

vilma brignone