Attualità - 04 ottobre 2024, 15:05

Prosegue a Bergolo fino al 30 ottobre la mostra fotografica omaggio a Nuto Revelli

Protagonista il fotografo Bruno Murialdo che si concentra su una figura fondamentale per la storia italiana. La rassegna indaga "l'anello forte" della società

Le mostre d'arte a Bergolo, iniziate come parte della stagione culturale estiva 2024, sono state prorogate fino al 30 ottobre 2024, offrendo al pubblico ulteriori settimane per apprezzare queste straordinarie esposizioni.

Tra le rassegne in evidenza vi è l’esposizione open air nel centro storico di Bergolo e al Teatro della Pietra, dedicata a Nuto Revelli, uno degli autori più rappresentativi del Novecento italiano, accompagnata dalle fotografie di Bruno Murialdo.

La mostra fotografica di Bruno Murialdo si concentra su una figura cruciale della storia italiana: Nuto Revelli. Nato a Cuneo nel 1919 e deceduto nel 2004, Revelli ha lasciato un’impronta indelebile sia come scrittore che come testimone del secolo scorso. Ex ufficiale degli alpini nella campagna di Russia, protagonista della Resistenza nel cuneese, Revelli ha combattuto in prima linea nella seconda battaglia difensiva del Don. Ma forse ancor più importante è stato il suo ruolo di voce per i dimenticati: i soldati e i contadini delle campagne più povere.

Le opere letterarie di Revelli, come “La guerra dei poveri” (1962), “Il mondo dei vinti” (1977) e “L’anello forte” (1985), raccontano con realismo e passione la dura vita dei partigiani e del mondo contadino. La sua prosa poetica e incisiva ha reso omaggio a una storia che appartiene a tutti noi, poiché tutti, in un modo o nell’altro, proveniamo da quella radice rurale.

La mostra, che si snoda lungo Via Roma e culmina nel suggestivo Teatro della Pietra, offre una narrazione visiva grazie alle potenti immagini di Murialdo, il cui occhio artistico cattura la dignità e la forza delle donne e degli uomini contadini, l’"anello forte" della società, come li definiva Revelli.

Il sindaco di Bergolo Mario Marone ha fatto un bilancio delle iniziative culturali: "La stagione culturale estiva 2024 oltre alle Mostre ha visto la rassegna musicale “I Suoni della Pietra” snodarsi per 10 Borghi dalla Langa per proseguire sulle dolci colline astigiane fino ad incontrare i calanchi alessandrini,  spazi che hanno fatto rivivere strutture architettoniche medievali e rinascimentali, ruderi di castelli, sagrati di chiese, tutti luoghi della Pietra, artisti di prestigiosi provenienti da Teatri quali il Regio di Torino, la Fenice di Venezia, il San Carlo di Genova, l’orchestra filarmonica della Rai e molti giovani musicisti di svariati Conservatori d’Italia. Sono stati più di 2000 persone che hanno partecipato e seguito i 20 spettacoli".

Il primo cittadino prosegue con i ringraziamenti: "Ringrazio i Sindaci dei Comuni che hanno aderito al progetto :Cessole (AT), Levice (CN) Monastero Bormida (AT) Montechiaro d’Acqui (AL) Niella Belbo (CN), Olmo Gentile (AT), Pezzolo V. Uzzone (CN) Torre Bormida (CN), Vesime (AT) dove la Musica ha portato alla gente locale e hai molti turisti stranieri momenti di riflessione e di giovialità. Tutta la rassegna musicale ha goduto del sostegno della Regione Piemonte Assessorato alla  cultura, delle Fondazioni CRC di Cuneo della CRT di Torino e quest’anno anche del Ministero degli Esteri trattandosi dell’anno delle Radici Italiane progetto rivolto agli italiani residenti all’estero".

comunicato stampa