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Attualità | 02 ottobre 2024, 09:36

Cuneo, in corso la ristrutturazione dell'ex casa del Fascio femminile: ospiterà le attività del Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese

Coperta da fondi PNRR per 265mila euro. Arneodo e Manassero, presidente e direttore del Consorzio: "Questo luogo, vuoto da nni, acquisirà grande valore per la città"

L'ex casa del Fascio femminile di Cuneo

L'ex casa del Fascio femminile di Cuneo

Lunedì 30 settembre ha preso ufficialmente il via il cantiere di ristrutturazione della ex Casa del Fascio femminile in via Bartolomeo Bruni 6 a Cuneo (angolo via Felice Cavallotti), che sarà realizzato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

L’immobile, di proprietà del Comune di Cuneo e assegnato in comodato al Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese, sarà completamente ristrutturato per ospitare, al piano terra, gli uffici del Servizio al Lavoro del Consorzio e un’unità abitativa per una persona in uscita da un percorso di grave marginalità e, al secondo e terzo piano, due gruppi appartamento per persone con disabilità, che stanno compiendo un percorso sperimentale di autonomia abitativa e lavorativa, finanziato con le risorse del PNRR e già avviato nel 2023 in alcuni alloggi locati presso il villaggio La via di San Rocco Castagnaretta.

I lavori, sotto la direzione di ATC Piemonte Sud che collabora con il Consorzio per l’espletamento delle procedure tecnico-professionali, saranno realizzati dalla Ditta Ghemar Spa di Cavallermaggiore e dovrebbero concludersi entro giugno 2025. Saranno realizzati interventi di risanamento della copertura, rifacimenti degli impianti e opere edilizie interne funzionali all’allestimento dei vari locali.

Oltre alle risorse del PNRR (265 mila euro la quota parte di risorse PNRR convogliate sul progetto infrastrutturale dal Consorzio sulla linea della disabilità e 150 mila sulla linea della grave marginalità), l’intervento è garantito da fondi comunali per 358 mila euro, per un importo totale dei lavori pari a 770 mila euro circa.

Inoltre, per la fase successiva al recupero infrastrutturale, il Consorzio potrà contare sulle preziose risorse che le fondazioni di origine bancaria hanno già deliberato a favore del progetto: 65 mila euro della Fondazione CRC, deliberati in due diverse edizioni del Bando generale 2023 e 2024), destinati principalmente agli arredi dei gruppi appartamento del secondo e del terzo piano, e 135 mila euro deliberati dalla Fondazione Compagnia di San Paolo a favore del Comune di Cuneo nell’ambito del bando Prospettive Urbane promosso dalla Missione Abitare tra casa e territorio, la cui finalità sarà principalmente quella di favorire la connessione con il nuovo immobile, nella sua nuova dimensione funzionale, con il quartiere circostante e la comunità, attraverso azioni materiali (come il recupero della facciata) e attività immateriali di welfare di comunità.

Consorzio e Comune: "Diamo nuova vita a un luogo vuoto"

Siamo emozionati di poter finalmente annunciare l’avvio del cantiere sulla ex Casa del fascio femminile - commentano il presidente del Consorzio Giancarlo Arneodo e il direttore Giulia Manassero -. Da due anni siamo impegnati sulle diverse progettualità finanziate dal PNRR e l’avvio cantiere di questi giorni testimonia non solo l’importante investimento sui temi della disabilità, ma anche e soprattutto la grande sinergia istituzionale che si è generata tra Consorzio, Consorzio Socio-Assstenziale del cuneese, Comune di Cuneo e ATC Piemonte, con il fondamentale contributo delle istituzioni bancarie del nostro territorio. Siamo sicuri che questo luogo, vuoto da tanti anni, potrà acquisire un nuovo grande valore per la città, e sarà capace di testimoniare anche all’esterno, in continua contaminazione con il quartiere circostante, i valori dell’inclusione e dell’accoglienza che le linee del PNRR sostengono”.

Per noi la partenza di questo cantiere è una notizia bellissima - commenta la sindaca Patrizia Manassero -. Il progetto a cui sono finalizzati i lavori è un progetto importante e che ha già storie di successo. Siamo contenti anche perché quel luogo, l’ex-casa del Fascio, avrà finalmente nuova vita e potrà portare nuova vita attorno a sé. Sarà una presenza benefica e sono certa che il quartiere farà la sua parte per coinvolgersi nel progetto che atterrerà nel nuovo edificio. Dovremo dare un nome nuovo all’edificio, ora che ha una nuova destinazione”.

comunicato stampa

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