Nuove chiusure di sportelli bancari nei paesi di valle. In particolare, dal prossimo mese di dicembre, Intesa Sanpaolo cesserà quelli di Sanfront e Paesana, già da tempo operativi solo per pochi giorni alla settimana.
Una riorganizzazione dell'istituto bancario, anche alla luce del fatto che l'operatività è ormai quasi tutta online. Non, però, per le persone anziane, che inevitabilmente saranno quelle che ne risentiranno in misura maggiore.
Tutti i servizi in presenza verranno trasferiti a Revello, così come i conti degli utenti con relativi servizi e domiciliazioni.
La reazione di Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) non si è fatta attendere, sottolineando come ormai sia evidente che i grandi gruppi bancari non abbiano interesse a restare nei piccoli paesi.
Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte, e Marco Bussone, presidente Uncem nazionale, suggeriscono ai residenti a cambiare istituto.
"La smobilitazione delle banche è un problema istituzionale gravissimo, che marginalizza i territori, li esclude dai flussi, li ritiene un danno per queste grandi aziende finanziarizzate. Sbattono la porta in faccia a Comuni e comunità. E noi non possiamo accettarlo. Uncem dice chiaramente che piuttosto i residenti cambino banca. E se qualche altra banca arriverà, è perché avrà capito che l'Italia è fatta di piccoli Comuni e luoghi. Tagliarli fuori è solo un danno, anche per chi è concentrato sull'alta finanza internazionale".