Politica - 30 settembre 2024, 09:30

Elezioni Provincia, gli exit poll (che non ci sono stati) dicono 5 centrosinistra, 4 centrodestra, 3 centro

Le ipotesi di partenza, a seggi chiusi, sono queste. Ogni variazione in più o in meno per “La Nostra Provincia”, “Ripartiamo dalla Granda”, “Patto Civico per la Granda” decreterà la vittoria o lo sconfitta delle tre liste in corsa

Amministratori al voto al seggio di Saluzzo

Tra poche ore si conoscerà l’esito delle votazioni, svoltesi nella giornata di ieri dalle 8 alle 20, per il rinnovo del Consiglio provinciale.

Rispetto alle precedenti elezioni si registra un incremento percentuale dell’affluenza alle urne di circa 7 punti. 

Nel 2021 era stata di poco superiore al 63%, in questa tornata ha superato il 70%.

Un dato che evidenzia – come già abbiamo scritto in precedenti articoli – come la consultazione sia andata assumendo, col passare delle settimane,  una crescente valenza politica.

Le ipotesi di partenza, a urne chiuse, sono di 5 seggi per la Nostra Provincia (centrosinistra), 4 per Ripartiamo dalla Granda (centrodestra), 3 per il Patto Civico.

Il voto ponderato rende in larga parte prevedibile l’esito del voto, ma non completamente dal momento che non tutti i 2.800 amministratori interessati al voto sono riconducibili a precise aree politiche.

Diciamo che questa è la base su cui sia destra, sinistra e centro sono sostanzialmente concordi. 

Va da sé che ogni lista spera ovviamente di avere almeno un seggio in più rispetto a questa ipotesi.

Sarà proprio questo dato a fare la differenza e a decretare, a spoglio avvenuto, chi saranno i vincitori e i vinti.

È tuttavia appena il caso di ricordare che dal 2014, con l’entrata in vigore della Legge Delrio, le Province sono diventate organi pressoché monocratici dove l’unica figura che detiene realmente il potere è il presidente.

Il consigliere provinciale ha un ruolo meramente consultivo dal momento che gli atti di governo dell’Amministrazione provinciale avvengono tramite decreti presidenziali.

Un esempio per tutti: dall’inizio dell’anno a oggi l’attuale presidente, Luca Robaldo, eletto nel 2022 proprio in questi giorni e che resterà in carica fino al 2026, di decreti dall’inizio dell’anno ne ha emanati oltre un centinaio.

GpT