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Attualità | 28 settembre 2024, 15:30

Un progetto per ricordare le vittime dell'immigrazione: gli studenti piemontesi andranno a Lampedusa

Dal 30 settembre al 3 ottobre sono attesi giovani da Alba, Cuneo e Mondovì: gli eventi avranno come protagonisti non solo gli alunni, ma anche sopravvissuti, naufragi e familiari delle vittime

Un progetto per ricordare le vittime dell'immigrazione: gli studenti piemontesi andranno a Lampedusa

Gli studenti e studentesse dell’Liceo Classico Giuseppe Govone di Alba , del Liceo classico Silvio Pellico - Peano di Cuneo, Liceo ginnasio G. B. Bodoni di Saluzzo, del Liceo Vasco Beccaria Govone di Mondovì, IIS Blaise Pascal Giaveno e del Liceo Cottini saranno i protagonisti di Protect people not borders a Lampedusa.

L'evento organizzato dal Comitato 3 ottobre, sotto l’Alto Patronato del Parlamento Europeo, avrà luogo a Lampedusa dal 30 settembre al 3 ottobre 2024 in occasione della XI Giornata della Memoria e dell’Accoglienza per le vittime dell’immigrazione.

Gli eventi a Lampedusa avranno come protagonisti non solo giovani studenti e studentesse europei, ma anche sopravvissuti ai naufragi, familiari delle vittime, ONG, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni.

Il Comitato 3 ottobre è da sempre impegnato nella promozione di una società più inclusiva e coesa e ritiene che per affrontare temi complessi come quello dei movimenti migratori sia fondamentale un cambiamento profondo nelle narrazioni. L’approccio predominante è spesso caratterizzato da stereotipi e visioni frammentarie che non riescono a restituire appieno la complessità del fenomeno migratorio. L’intero evento sarà dedicato alla valorizzazione delle storie di vita, all’attivismo, alle testimonianze personali e alla promozione dei diritti umani, con l’obiettivo di alimentare un dialogo costruttivo tra le persone e le comunità con l’intento di promuovere una visione che metta al centro le persone, la loro dignità e le loro storie, contribuendo così alla costruzione di una memoria collettiva capace di generare empatia e comprensione.

“Protect people not borders – dichiara Tareke Brhane, presidente del Comitato 3 ottobre – è un momento utilissimo per mettere in contatto gli Istituti scolastici italiani ed europei che trovano nel tema dell’accoglienza e della memoria un vero e proprio collante, un filo che le unisce, un terreno comune di confronto e di scambio. Il continuo dialogo con le nuove generazioni è un progetto in cui crediamo molto perché ci dà l’occasione di incontrare migliaia studenti e studentesse, di ascoltare le loro riflessioni all’interno e fuori dai loro contesti scolastici, di verificare come la solidarietà sia la principale caratteristica di questi ragazzi e ragazze che ci arricchiscono grazie alle loro intuizione, alle loro idee, alla forza del loro entusiasmo. Sono certo che in queste giornate lampedusane tanti e interessanti saranno gli spunti che emergeranno e che potremo raccogliere e approfondire per il prosieguo delle nostre attività nelle scuole con il progetto Semi di Lampedusa”.

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