Attualità - 27 settembre 2024, 13:08

A Farigliano torna “Ghita!” l’evento dedicato alla tradizione dei giochi antichi

La manifestazione si svolgerà sabato 19 e domenica 20 ottobre

Una pausa dalla frenesia degli impegni del quotidiano, dal lavoro, dalle preoccupazioni, per tornare in qualche modo bambini. 

È questo lo spirito di “Ghita!”, l’evento dedicato ai giochi tradizionali, che tornerà a Farigliano sabato 19 e domenica 20 ottobre.

La manifestazione, organizzata dal Comune in collaborazione con la Biblioteca Civica e l’Associazione “Birilli di Farigliano – Gioco delle bije”, riprende l’espressione dialettale usata durante il gioco dai bambini fariglianesi per dire ‘basta, alt, tregua’, per interrompere momentaneamente il gioco, per riprendere fiato e poi ricominciare. 

“In questo fine settimana - commenta il sindaco, Ivano Araldi - potrete praticare tanti giochi ed incontrare tante comunità ludiche provenienti dal Piemonte ma anche dalla Sicilia e dalla Toscana.

I giochi tradizionali giungono a Farigliano portati da gruppi di adulti che abitualmente li svolgono. Hanno alle spalle una tradizione, provano piacere nel giocare e nel trasmettere antichi gesti ludici.

Per tutta la giornata di domenica 20 ottobre dalle 10.00 alle 17.30, il pubblico può osservare i virtuosi del gioco durante le sfide (sono momenti di incontro tra esperti) oppure, nella stessa arena di gioco, trovare tutto ciò che occorre per provare in prima persona”.

Passeggiando nelle strade e nelle piazze di Farigliano, sarà possibile assistere alle partite degli esperti, o prendere parte a svariati giochi tradizionali, ma nella due giorni di “Ghita!” si potranno anche scoprire e assaporare sapori della tradizione.

Saranno presenti: Il Coro dei Minatori di Santa Fiora (Toscana) per il “Gioco della Capanna”, la Pro loco di Pienza (Val d’Orcia, Toscana) per il “Cacio al fuso”, il Circolo sportivo Olimpia da Novara di Sicilia con il “Lancio del Maiorchino”, le “Trottole” dell’Associazione Trottolai di Roccavignale (Liguria), la Pro loco di Mombarcaro con il “Ciapè”, la Pro loco Silvano d’Orba (Piemonte) per il “Lancio dello Stoccafisso”, il gruppo spontaneo “Ribote” di Farigliano con le “Figurine”, l’Associazione Italiana Cornhole di Mombarcaro con il gioco “Cornhole”, gli animatori fariglianesi con “Giochi da tavolo e rompicapo” e ovviamente l’associazione “Gioco delle Bije” con i birilli fariglianesi.

"L'obiettivo generale e centrale del progetto è quello di contribuire alla salvaguardia del patrimonio ludico dell’area del basso Piemonte, - spiega Giancarlo Tavella, presidente dell’Associazione dei birilli Farigliano - in stretta connessione con le pratiche dell’alimentazione tradizionale, in una visione contestuale e dinamica finalizzata allo sviluppo di azioni che, concretamente, favoriscano la salvaguardia e la rinascita dei patrimoni culturali locali". 

In questo senso, è nato anche il progetto “Il gioco della tradizione”, dedicato agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado degli istituti comprensivi di Dogliani e Carrù, promosso dall’associazione “Birilli”, in collaborazione con la biblioteca civica e l’associazione “Giochi Antichi” di Verona, che verrà presentato nella giornata di sabato 19 ottobre. 

“L’iniziativa – spiega la professoressa Antonella Ratto, direttrice della biblioteca “Nicola e Beppe Milano” - ha come obiettivo la conservazione e la diffusione dei giochi tradizionali, patrimonio culturale immateriale. Le attività si svolgeranno nel corso dell’anno scolastico e proseguiranno in quelli successivi. Per noi è molto importante il coinvolgimento della scuola in modo che le nuove generazioni possano, attraverso la conoscenza dei giochi tradizionali, apprendere la valenza storica e culturale delle tradizioni locali e di altre realtà”.

 

Nella giornata di  sabato 19 ottobre, dalle 16.00 alle 18.00, la biblioteca ospiterà la tavola rotondaCibo e gioco, il patrimonio tradizionale ludico e alimentare si incontrano”. L’incontro, introdotto e moderato da Davide Porporato, docente di Etnologia, Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, vedrà gli interventi di:

 

PIERCARLO GRIMALDI - Antropologo culturale, Già Rettore dell'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, Pollenzo Bra. Responsabile (con Carlo Petrini e Davide Porporato) del progetto "Granai della memoria": un archivio che raccoglie, conserva e comunica la preziosa eredità immateriale che, chi ci ha preceduto, ha voluto consegnarci.

Titolo intervento: Giocare con la tradizione. 

-  CHIARA FRISONE - Borsista di ricerca, Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”. Titolo intervento: Cibo e gioco nell’area del basso Piemonte.

-  GIUSEPPE GIACON - Vicepresidente dell’Associazione Giochi Antichi AGA.

Titolo intervento: Un’Italia di giochi. Un’Italia che gioca.

LEANDRO VENTURA - Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale presso il Ministero della Cultura.

Titolo intervento: Cibo e gioco nel Geoportale della Cultura Alimentare.

- VALENTINA ZINGARI - Antropologa culturale e facilitatrice accreditata UNESCO.

Titolo intervento: Il Tocatì: una buona pratica UNESCO. 

La giornata si concluderà con una cena conviviale per conoscere e confrontarsi assaporando gusti e alimenti in un intreccio di storia e tradizioni.

Domenica 20 ottobre, oltre a scoprire i giochi tradizionali nelle vie del paese, sono in programma diversi eventi collaterali in piazza San Giovanni: l’esibizione della “Corale Gat Russ”, l’esibizione degli spadoni del “Bal do Sabre” di Bagnasco (ore 16.00) e le speciali visite al Ciuché (sempre dalle 10 alle 17.30).

c.s.