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Eventi | 25 settembre 2024, 16:40

Il modello benedettino dietro grandi imprenditori e per il lavoro del futuro, la rassegna di Buscaincontra

A Casa Francotto l'inaugurazione il 4 ottobre della mostra a cui si affiancheranno incontri fino al 14

Il modello benedettino dietro grandi imprenditori e per il lavoro del futuro, la rassegna di Buscaincontra

Ora et labora”, la regola benedettina che ha permesso in tempi di distruzione di costruire e crescere per il bene comune, al centro della rassegna Buscaincontra dal 4 al 14 ottobre.

Promossa dall'associazione storica “Ad Maiora” verrà allestita nella sede di Casa Francotto la mostra itinerante che vuole raccontare il lavoro in una chiave diversa, il cui obiettivo è dimostrare che il modello adottato dai monaci oggi spetti agli imprenditori, con lo stesso compito educativo di costruire una sempre nuova civiltà.

Una mostra che ripercorre a ritroso nel tempo la storia delle importanti evoluzioni, a partire dalla caduta dell'Impero Romano, a cui seguirono anni di distruzione e frammentazione, in cui la regola di San Benedetto da Norcia adottata dai monaci si è rivelata salvifica non solo per l'economia della società, ma anche per l'animo delle persone.

Il tutto inizia con la semplice domanda: “Esiste un uomo che desidera giorni felici?”.
Nella storia l'essere umano ha sempre desiderato la felicità, dopo numerosi tentativi falliti in solitudine ha poi scoperto che per raggiungerla avrebbe avuto bisogno di compagnia.
Una scoperta che i monaci benedettini hanno fatto loro unendosi nel lavoro, scandendo il tempo di riposo e preghiera. Per rispettare le regole stabilite via via hanno incrementato sistemi di produttività che ancora oggi sono stati trasmessi e adottati da grandi imprenditori.

L'obiettivo della mostra ospitata a Busca si troverebbe proprio nel cambiare lo sguardo della comunità, della società e degli imprenditori, alzando il livello della comunicazione per vivere il lavoro all'altezza del desiderio del cuore.

La condivisione viene intesa non solamente finalizzata alla risoluzione di problemi pratici, ma per creare un benessere spirituale comune. La mostra parte dall'uomo offrendo un'alternativa.

Tutti gli incontri nascono per far sì che si crei questo clima e spirito andando a rafforzare il significato della mostra. Ciascuno può cambiare lo sguardo con cui guarda al lavoro.

Ecco perché sarà allestita una stanza tutta buia, quella della “crisi”, che conclude il percorso espositivo ponendo la domanda: “Come fare e da dove ripartire? La risposta in un video in cui degli imprenditori come i monaci benedettini riescono a vivere il lavoro aiutandosi, vivendo un desiderio, una regola e una compagnia.


Il quadro simbolo rappresenta proprio i monaci che stanno lavorando con l'aureola perché hanno il senso della comunità e del mistero.

Appuntamento il 4 ottobre con la presentazione con un monaco buschese, Aldo Vaira produttore di Barolo e Diego Remelli allevatore di Mantova, presidente dei giovani della Grana Padano.

Sara Aschero

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