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Economia | 25 settembre 2024, 13:33

Nutkao ripassa di mano? I numeri di Govone e la trattativa in corso col fondo sovrano del Marocco

Nel 2018 il passaggio dell’80% a White Bridge, per un controvalore di 200 milioni. Ora il fondo Usa si prepara a incassarne più del doppio per un’azienda arrivata a vendere in 80 Paesi e forte di stabilimenti di produzione anche in Ghana e North Carolina

Nutkao Srl venne fondata da Giuseppe Braida nel 1982. Nel 2001 la realizzazione dell'odierno stabilimento di Canove di Govone

Nutkao Srl venne fondata da Giuseppe Braida nel 1982. Nel 2001 la realizzazione dell'odierno stabilimento di Canove di Govone

Un’offerta c’è, a 450 milioni di euro, ma l’affare non è ancora chiuso. Comprensibile prudenza quella con la quale da Canove di Govone si commentano le indiscrezioni di stampa in merito a un nuovo e imminente passaggio di proprietà della Nutkao, azienda che produce prodotti dolciari e in particolare creme spalmabili a marchio proprio ma soprattutto "private label", destinate cioè ad altre industrie (ad esempio Barilla per la "Crema Pan di Stelle" della linea Mulino Bianco) e a essere commercializzate coi propri marchi da gruppi della grande distribuzione organizzata.

Fondata nel 1982 a partire da un primo impianto in località Catena Rossa di Piobesi d’Alba, nel 2018 l’80% del capitale dell’azienda – allora valutata intorno ai 200 milioni di euro, a fronte di un fatturato allora attestato a quota 130 milioni –è passato sotto il controllo di White Bridge Investments.  

Il suo fondatore Giuseppe Braida, fresco autore di una biografia edita da Gribaudo col titolo "Anna e il cioccolato" (nella foto sotto durante una recente presentazione nella sede di Confindustria a Cuneo), che racconta la sua vicenda di imprenditore capace di creare una nuova grande azienda che producesse crema di cacao e nocciole a pochi chilometri da dove è nata la Nutella, ne aveva conservato una quota vicina al 10%  insieme alla propria famiglia.

Riportata dalle pagine del "Il Sole-24Ore" la notizia del processo competitivo che da alcuni mesi il fondo Usa avrebbe avviato "per esplorare strade di valorizzazione di Nutkao", procedura propedeutica quindi alla vendita e gestito dagli advisor Vitale e Houlihan Lokey e dagli avvocati di Giovannelli e Associati.

A farsi avanti, tra gli altri, Teralys, veicolo finanziario creato lo scorso anno per investimenti in iniziative imprenditoriali in campo agroalimentare da parte del fondo sovrano della monarchia del Marocco Al Mada, holding in passato conosciuta come Société Nationale d’Investissement, forte di asset per 15 miliardi di dollari. Secondo il quotidiano di viale dell’Astronomia le trattative sarebbero comunque prossime a una positiva conclusione. 

A passare di mano sarebbe un’industria che oggi dà lavoro a circa 500 persone, 200 delle quali impiegate nello stabilimento e presso la direzione di via De Gasperi a Govone, sede costruita nel 2001 e oggetto nel 2018 di un’importante espansione, che l’ha portata agli attuali 15mila metri quadrati di superfici coperte. 

Il gruppo, che intanto ha ampliato in modo importante la gamma di prodotti realizzati e venduti in 80 Paesi del mondo a oltre 400 clienti professionali, nel 2015 ha costruito uno stabilimento da 9mila metri a Battleboro, in North Carolina, negli Usa, e nel 2018 ne ha acquisito un terzo ad Accra, in Ghana, uno dei nove attivi nel Paese africano nella trasformazione delle fave di cacao. 

Nel 2022 Nutkao Srl aveva festeggiato i quarant’anni dalla fondazione forte di vendite per 187 milioni di euro, contro i 143 (+30,22%) e 141 milioni, rispettivamente, dei due anni precedenti. A 15,3 milioni di euro in quell'esercizio il costo del personale, per un utile pari a 2,17 milioni. Lo scorso anno, 2023, le stesse attività sarebbero salite a 213 milioni di euro di fatturato, secondo fonti di stampa salirebbero per l’intero gruppo a oltre 300 milioni di euro, per un Ebitda pari a 45 milioni. 

Ezio Massucco

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