Attualità - 25 settembre 2024, 18:05

Alba cambia il regolamento per la vendita dei tartufi al Mercato Mondiale della Maddalena

Si vuole vietare di vendere esemplari con una pezzatura inferiore ai 10 grammi. Gli uffici stanno lavorando per portare la documentazione all'esame del Consiglio comunale di domani. Il centrodestra: "Provvedimento da adottare con urgenza"

La normativa in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi è disciplinata dalla legge 752 del 16 dicembre 1985

Nella seduta della II Commissione permanente del Consiglio comunale di Alba svoltasi ieri, 24 settembre, si è affrontata la proposta di modifica rispetto al regolamento che norma a livello comunale la vendita di tartufi presso la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. La modifica principale di cui si è discusso prevede il divieto di vendita di tartufi di pezzatura inferiore ai 10 grammi all’interno della Fiera, così come inibirebbe la vendita del cosiddetto “tritume”.

La normativa di riferimento è molto specifica: "I pezzi" e il tritume" di tartufo devono essere venduti separatamente, senza terra e materie estranee, distinti per specie e varietà. Sono considerate "pezzi" le porzioni di tartufo di dimensione superiore a centimetri 0,5 di diametro e "tritume" quelle di dimensione inferiore. Sui tartufi freschi interi, in pezzi o in tritume, esposti al pubblico per la vendita, deve essere indicato, su apposito cartoncino a stampa, il nome latino e italiano di ciascuna specie e varietà".

Spiega l'assessore Roberto Cavallo: "Si tratta di una richiesta specifica dell'Ente Fiera e del Centro Nazionale Studi Tartufo per tutelare il prestigio della Fiera. I pezzi e il tritume, le cui dimensioni sono stabilite dalla legge nazionale 752 del 1985, non dovrebbero essere messe in vendita, almeno all'interno del Mercato. Per cui abbiamo proposto di emendare l'articolo che prevede un'elencazione dei tartufi non idonei che non possono essere venduti, quindi quelli riempiti con un po' di terra, quelli con evidenti segni di marciume, aggiungendo anche i pezzi e il tritume".

Così è partita la corsa contro il tempo per presentare la norma già nel Consiglio comunale di domani, giovedì 26 settembre. "Ringrazio gli uffici e tutti i funzionari coinvolti che stanno lavorando alacremente per preparare la documentazione in tempo. La questione è seguita in prima persona dal sindaco Alberto Gatto e dal presidente del Consiglio comunale Maurizio Marello, e verrà discussa questa sera nella riunione dei capigruppo. Abbiamo una Fiera che è conosciuta in tutto il mondo. È molto positivo che anche l'Ente Fiera con Liliana Allena e il Centro Studi Tartufo con Antonio Degiacomi vogliano ogni volta migliorare, andare verso l'eccellenza. E io mi sono messo a disposizione per quanto possibile", ha concluso Cavallo.

I consiglieri comunali di minoranza Emanuele Bolla, Lorenzo Barbero, Carlo Bo, Domenico Boeri, Elisa Boschiazzo, Riccardo Spolaore, Daniele Sobrero e Massimo Reggio hanno commentato: "È importante approvare subito il divieto di vendere in Fiera tartufi di pezzature sotto i 10 grammi, così come i pezzi e il tritume. Arriviamo da annate difficili e queste regole contribuiranno ad aumentare la qualità del Tartufo Bianco d’Alba in vendita nella Fiera, nel solco delle politiche di promozione della qualità adottate nel tempo. Tale provvedimento andrebbe assunto con urgenza, ancor prima dell’inizio della Fiera, in modo da normare con omogeneità la vendita di tartufi nel Mercato Mondiale già da ottobre, mese che registra maggiori criticità".

Daniele Vaira