Economia - 19 settembre 2024, 11:38

Come scegliere le scarpe antinfortunistiche giuste: i fattori da considerare

Quando si parla di sicurezza sul lavoro, poter contare sui giusti capi d’abbigliamento è essenziale. Questo principio si applica anche alle calzature, che in numerosi ambiti professionali devono essere antinfortunistiche. Il motivo è semplice: riducono il rischio di incidenti e proteggono i piedi in contesti lavorativi potenzialmente pericolosi.

Come scegliere le scarpe antinfortunistiche giuste: i fattori da considerare

Le scarpe antinfortunistiche, però, non sono tutte uguali. La scelta deve essere accuratamente ponderata in base alla tipologia di attività svolta, poiché una selezione errata potrebbe non solo influire negativamente sul comfort di chi le indossa, ma anche comprometterne la sicurezza.

Normative e classificazione

Le scarpe antinfortunistiche sono soggette a rigide normative europee, in particolare alla EN ISO 20345:2011, che definisce i requisiti di base e quelli aggiuntivi per le calzature di sicurezza. La classificazione si articola in diverse categorie, ciascuna contrassegnata da un codice alfanumerico:

  • S1: puntale resistente a 200J, proprietà antistatiche, assorbimento di energia nel tallone, resistenza agli idrocarburi.
  • S2: come S1, ma integrata da impermeabilità dinamica.
  • S3: come S2, ma con più resistenza alla perforazione e suola con rilievi.
  • S4: come S1, ma interamente in polimero o gomma.
  • S5: come S4, ma con più resistenza alla perforazione e suola con rilievi.

È importante selezionare la categoria appropriata in base ai rischi specifici dell'ambiente lavorativo in cui si opera, assicurando così una protezione ottimale.

Caratteristiche tecniche e materiali

La scelta dei materiali e delle caratteristiche tecniche delle scarpe antinfortunistiche deve essere effettuata in funzione delle condizioni operative. I principali elementi da considerare sono:

  1. Puntale: può essere in acciaio, alluminio o materiali compositi. I puntali in acciaio offrono la massima protezione ma aumentano il peso della calzatura, mentre quelli in materiali compositi sono più leggeri ma potrebbero risultare meno resistenti.
  2. Suola: la composizione della suola influenza la resistenza allo scivolamento, all'abrasione e agli agenti chimici. Per ambienti con rischio di scivolamento, è consigliabile optare per suole con coefficiente SRC.
  3. Tomaia: pelle pieno fiore, pelle scamosciata o materiali sintetici determinano la traspirabilità e la resistenza all'acqua. In ambienti umidi, una membrana impermeabile come il Gore-Tex risulta essenziale.
  4. Plantare: deve essere ergonomico e removibile per favorire il comfort durante l'uso prolungato e permettere una facile sostituzione in caso di usura.

Ergonomia e comfort

L'ergonomia delle scarpe antinfortunistiche è fondamentale per garantire il benessere dell’operatore durante l'intera giornata lavorativa. Quali sono, quindi, gli aspetti da considerare?

Innanzitutto, la scarpa deve avere una forma anatomica che si adatti alla morfologia del piede. In questo modo, si riduce il rischio di affaticamento, offrendo allo stesso tempo una maggiore stabilità.

È preferibile, poi, optare per calzature leggere, specialmente in lavori in cui si sta per lungo tempo in piedi o che prevedono spostamenti frequenti. Inoltre, la suola deve avere la giusta flessibilità, così da favorire il movimento naturale del piede, riducendo lo stress articolare.

Infine, è fondamentale che le scarpe siano dotate di adeguati sistemi di ventilazione, così da prevenire l'accumulo di umidità. Ciò non solo contribuisce a mantenere il piede asciutto, ma riduce anche il rischio di micosi e l'insorgenza di cattivi odori, garantendo un maggiore comfort e igiene durante l'uso prolungato.

Richy Garino

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