/ Attualità

Attualità | 18 settembre 2024, 16:59

Valdieri e la cittadinanza onoraria all'erede Savoia continuano a dividere l'opinione pubblica

Indignazione pubblica dei figli dei partigiani che si oppongono alla decisione dell'Amministrazione comunale. Intanto domenica alle 17 il Comitato Vivere la Costituzione ha organizzato una manifestazione di protesta

Valdieri e la cittadinanza onoraria all'erede Savoia continuano a dividere l'opinione pubblica

La scelta dell'Amministrazione comunale di Valdieri di insignire il principe Emanuele Filiberto di Savoia della cittadinanza onoraria con tanto di cerimonia domenica 22 settembre continua a far discutere e indignare.

Il Cuneese riconosciuto come “luogo della Costituzione con i suoi valori fondanti nati dalla lotta dei tanti partigiani che hanno perso la vita contro il nazifascismo” dallo stesso Capo dello Stato Sergio Mattarella nella sua ultima visita, in occasione della Festa della Liberazione di due anni fa, oggi rischia di veder vanificato tale sacrificio.

Per non dimenticare la profonda vocazione partigiana, la sua storia, il valore e la resistenza di Valdieri e delle vallate cuneesi, domenica 22 settembre il Comitato Vivere la Costituzione ha organizzato, parallelamente alla cerimonia con l'erede di Casa Savoia, davanti a Villa Bianco alle 17 una passeggiata di consapevolezza storica e antifascista. Per ricordare quanto è costata la Repubblica in termini di vite umane e di dolore e di quanto lontana sia da questa esperienza una dinastia che non ha mai fatto i conti con il suo passato. In apertura l’intervento di Michele Calandri dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo “D.L. Bianco” e a seguire, verso quella che adesso si chiama Piazza della Resistenza - in quella che fu Piazza Vittorio Emanuele III! -, davanti al Comune di Valdieri, verranno ricordate le vittime della follia delle guerre e seguiranno gli interventi di Paolo Allemano, presidente dell’ANPI provinciale Cuneo, e di Marco Revelli, presidente della Fondazione Nuto Revelli e figlio di Nuto Revelli.

Ed è proprio dei figli dei partigiani, che tra il 1943 e il 1945 combatterono nelle valli cuneesi per riscattare il Paese dalla vergogna fascista, l'indignazione maggiore espressa in una loro nota congiunta. In 75 si sono opposti alla scelta dell'Amministrazione comunale.

Vogliamo esprimere la nostra indignazione per la decisione dell’amministrazione comunale di Valdieri di premiare con la cittadinanza onoraria l’ultimo discendente della dinastia che di quella vergogna è stata pienamente corresponsabile- scrivono -. Proprio da Valdieri, da Villa Bianco, subito dopo il disastro dell’8 settembre, partì il gruppo di dodici coraggiosi guidati da Duccio Galimberti e da Livio Bianco, che diedero vita alle formazioni di Giustizia e Libertà, in cui militarono i nostri genitori. Se dovettero esporre le proprie vite e sottoporsi a tanti sacrifici, fu anche per colpa di un sovrano traditore e codardo, che prima sostenne incondizionatamente la dittatura e la politica criminale del fascismo, la sua alleanza aberrante con il nazismo, le sue guerre sanguinose, e poi abbandonò il suo esercito e il suo popolo con una “fuga ingloriosa” (per usare le parole di una nota canzone partigiana di cui furono autori i padri di alcuni di noi). Ora, con la sua decisione, l’amministrazione di Valdieri cancella tutto ciò, tradisce quella memoria, dimentica il sacrificio della popolazione delle valli cuneesi, che ha pagato con decine di migliaia di morti le guerre sciagurate di Mussolini e di Vittorio Emanuele III. Noi non l’accettiamo”.

Alla manifestazione promossa dal Comitato Vivere la Costituzione, composto da 34 associazioni e singoli cittadini che si riconoscono nel patto fondativo e rigenerante della Costituzione, sono invitati ad aderire tutte le cittadine e i cittadini, i partiti politici e i gruppi che condividono i valori costituzionali e antifascisti.

Sara Aschero

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium