Cronaca - 16 settembre 2024, 19:58

Auto sulla folla in piazza San Carlo, le invettive degli hater contro la pilota albese che si affida a un legale: "Profondamente rammaricata per l’incidente"

L’avvocato albese Roberto Ponzio: "Mi ha chiesto di prendere contatto con le persone danneggiate per quantificare e risarcire i danni causati"

Barbara Riolfo alla guida della sua Lancia 037 in un'immagine tratta dal suo profilo Facebook

"La mia assistita non intende rilasciare dichiarazioni. E’ profondamente rammaricata per l’incidente e mi ha dato incarico di prendere contatto con le persone danneggiate per la quantificazione e il risarcimento dei danni causati". 

Così l’avvocato albese Roberto Ponzio ha voluto chiarire al nostro giornale la posizione di Barbara Riolfo, la 47enne originaria di Alba, affidatasi al suo patrocinio dopo che nella giornata di ieri, domenica 15 settembre, è stata involontaria protagonista dell’incidente verificatosi in piazza San Carlo a Torino, durante la sfilata di vetture collegata al Salone dell’Auto

La donna, che vive a Bra e col marito è titolare di un laboratorio di restauro di auto d’epoca con sede a Pocapaglia, era al volante della Lancia 037 che ieri è improvvisamente sbandata sul selciato della piazza torinese, finendo contro le transenne dietro alle quali era assiepato il pubblico che stava assistendo alla sfilata. 

Un urto che, come abbondantemente riportato dalle cronache locali e nazionali, ha provocato il ferimento di dodici persone, costrette a ricorrere alle cure dei sanitari, tra le quali tre bambini. Feriti il più grave dei quali è stato operato oggi presso l’Urologia dell’ospedale del Mauriziano di Torino (leggi qui) riportando una prognosi di dieci giorni. 

Sul suo profilo Facebook, ora privato, sabato la donna aveva condiviso un video in cui alla guida dell'auto era il marito. Non è del momento dell'incidente, ma sono stati tantissimi gli insulti al suo indirizzo. Commenti sul fatto che non si sia scusata, che non fosse in grado di guidare o che fosse addirittura scappata. Cosa non vera, come lei stessa ha dichiarato, tanto da essere stata ascoltata a lungo dagli inquirenti. 

Nella giornata di oggi, lunedì, la donna si è convinta ad affidare la propria tutela all’avvocato albese, tenendo a sottolineare la propria costernazione e il proprio dispiacere per l’involontario accaduto, insieme alla sua ferma volontà di provvedere a risarcire quanti avessero subito un danno. 

Sull’accaduto non sono a momento note eventuali iscrizioni al registro degli indagati.

E. M.