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Politica | 13 settembre 2024, 16:39

Il sempre più probabile ritorno di Enrico Costa in Forza Italia agita le acque della politica cuneese

A due settimane dal voto per il rinnovo del Consiglio provinciale ci si interroga per capire che succederà nel Patto Civico. Terremoto in vista anche nel municipio di Cuneo, dove parecchi consiglieri comunali della lista Centro per Cuneo sono a lui vicini

Il sempre più probabile ritorno di Enrico Costa in Forza Italia agita le acque della politica cuneese

Che ci fosse turbolenza al Centro era nell’aria.

Pochi giorni fa l’uscita di Luigi Marattin da Italia Viva di Matteo Renzi, ora le voci – sempre più insistenti – di un possibile, imminente ritorno di Enrico Costa in Forza Italia, dopo l’incontro con il presidente nazionale Antonio Tajani.

Ne danno conto oggi vari quotidiani nazionali, anche se il deputato monregalese, già dimessosi da vicesegretario nazionale di Azione, commenta in maniera ancora elusiva il suo prossimo approdo.

“Il mio pensiero – dice - lo conoscono tutti, ma proprio tutti. L’ho sempre espresso senza filtri ed in modo netto, sia nelle sedi di partito, sia all’esterno. Sono fermo sulle mie posizioni. Di sicuro non vado nel campo largo, nè esplicitamente, né implicitamente”.

Il casus belli o se si vuole la classica goccia che ha fato traboccare il vaso, le elezioni regionali di fine ottobre in Liguria dove Carlo Calenda, leader di Azione, ha scelto di collocarsi con il centrosinistra, in appoggio al candidato presidente Andrea Orlando, esponente Pd.

Manca solo l’ufficializzazione del passaggio, ma nel frattempo le acque della politica cuneese sono a dir poco agitate.

Tra pochi giorni c’è il rinnovo del Consiglio provinciale dove tutti gli uomini di Costa sono posizionati nel Patto Civico di Luca Robaldo, per cui si guarda con curiosità a quel che succederà nel momento in cui questi dovesse ufficializzare il suo ritorno nel partito di Silvio Berlusconi, nel quale era stato eletto per la prima volta nel 2006.

Ma le ricadute non si fermano qui, per quanto riguarda la Granda, dal momento che non potranno non interessare anche gli equilibri politici nel municipio di Cuneo, dove una fetta cospicua di consiglieri della lista civica “Centro per Cuneo” fanno a lui riferimento.

Fratelli d’Italia e Lega guardano con circospezione e malcelata preoccupazione alle mosse del parlamentare di Mondovì che, per la terza volta, potrebbe rientrare nel centrodestra e non certo in posizione marginale, considerati i suoi rapporti con Alberto Cirio, cui ha dato alle regionali dell’8 e 9 giugno un sostegno rilevante.

Siamo stati facili profeti nell’annunciare – nelle scorse settimane - che tanto nel capoluogo che in Provincia l’autunno avrebbe riservato sorprese.

E siamo solo a metà settembre.
 

Giampaolo Testa

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