Attualità - 13 settembre 2024, 11:45

Da 50 anni al fianco di chi ha bisogno: la Caritas di Cuneo e Fossano festeggia il mezzo secolo

Il prossimo sabato 14 settembre a Cussanio. Un momento per celebrare il traguardo e per guardare al futuro, in un contesto sociale sempre più complesso. Verrà inaugurata una mostra

Festa, al Santuario di Cussanio, domani 14 settembre alle 16.30, per i 50 anni della Caritas della Diocesi di Cuneo e Fossano.

Un traguardo importante e un momento di bilancio di un percorso lungo, sempre al fianco di chi ha bisogno, in un contesto sociale ed economico in continua evoluzione.

I due co direttori, Stefano Mana ed Enrico Manassero, interverranno nel corso dell'incontro, che si aprirà con la Santa Messa celebrata dal vescovo Piero Delbosco, per chiudersi poi con un aperitivo musicale.

Questo un passaggio dell'intervento che farà Mana: "Per le nostre chiese la Caritas è stata un evento di grazia, di crescita della vita cristiana e di promozione umana. Occorre anche avere una memoria riconoscente alle migliaia di volontari che hanno fatto propri i valori Caritas e con abnegazione ed impegno hanno servito gli ultimi nei modi più variegati: nella mensa, nella distribuzione di cibo e indumenti, presso il dormitorio, nella scuola o presso il Centro di Ascolto. Con la loro attività hanno dato forma alla carità e hanno contribuito a portare serenità, conforto e speranza nella vita di molte persone.

Lo sguardo rivolto al futuro ci invita anche a guardare il cammino che ancora resta da compiere. Un grande impegno è previsto per i nostri volontari che sono chiamati ad acquisire le opportune competenze per svolgere accompagnamento alle persone in difficoltà in modo competente ed appropriato.

Qui una parte dell'intervento di Enrico Manassero:

"La Caritas diocesana, con l’unificazione delle due Diocesi di Cuneo e di Fossano, è oggi un’unica Caritas. Il nostro futuro quindi parte da qui, dall’impegno a lavorare in sinergia, pur venendo da due storie e tradizioni (raccontate nella mostra fotografica) per certi versi diverse nelle azioni e nelle modalità di operare, ma fortemente in sintonia rispetto ai valori profondi che ci hanno guidati e che trovano nel Vangelo la fonte di ispirazione.

Il nostro essere vicini oggi agli “Ultimi” lo testimoniamo con i numerosi centri di ascolto attivi nella nostra Diocesi, con 2 centri di ascolto diocesani (a Cuneo e Fossano) e più di 20 centri di ascolto parrocchiali. 

Nel 2023 abbiamo incontrato più di 1600 nuclei famigliari/persone singole.

Oggi abbiamo innumerevoli servizi ed opere segno attive. Abbiamo 2 mense di emergenza, una a Cuneo ed una a Fossano che accolgono quotidianamente persone senza dimora, migranti,… Abbiamo un emporio a Fossano, un Magazzino ed un Emporio parrocchiale a Cuneo per il recupero del cibo e la distribuzione, in collegamento con diversi centri parrocchiali Caritas (ed anche San Vincenzo) che portano avanti un lavoro costante e prezioso di distribuzione delle borse viveri alle persone in difficoltà. Abbiamo due dormitori di emergenza, una fitta rete di case di accoglienza temporanea e tanti altri servizi/opere segno.

Senza dimenticare tutte le iniziative delle Caritas parrocchiali che vanno dai Centri di Ascolto, ai centri di distribuzione viveri, ai doposcuola, ad esperienze di accoglienza per migranti e persone senza dimora.

Segnalo poi i numerosi progetti che ci vedono impegnati con la rete territoriale su svariate tematiche: persone in grave marginalità, accoglienza migranti stagionali, carcere, educazione, lavoro, salute.

Papa Francesco ci invita a “essere creativi” nella carità. Su questo credo che, come Caritas diocesana, già abbiamo aperte tante piste che devono essere proseguite, ampliate e rinforzate.

Parto da quella apparentemente meno creativa che è la raccolta ed analisi dei dati sulle povertà. Il lavoro di ogni centro di ascolto per la registrazione dei dati su Matriosca e il lavoro dell’Osservatorio centrale sono strumento indispensabile per anticipare i tempi, per saper cogliere quelle che possono essere le tendenze delle povertà emergenti, con l’obiettivo di provare a elaborare idee e progetti innovativi.

Un sogno che si è fatto realtà è “Cascina pensolato” di Fossano, cascina agricola che offre opportunità di lavoro e di riscatto a carcerati, con una notevole produzione di verdura che viene poi trasformata nel laboratorio del carcere e venduta sul territorio. E’ un modello di attenzione alla dignità umana che dobbiamo sostenere e promuovere per una sua autonomia e sostenibilità.

Da novembre aprirà “Ayla, la Casa delle donne” a Cuneo, luogo che vorrebbe essere uno spazio di accoglienza delle donne e di lavoro su una cultura del rispetto e della parità di genere. Anche in questo caso siamo chiamati alla sfida della promozione del valore della persona umana in quanto tale, superando le differenze, i pregiudizi e i luoghi comuni.

Sono in corso altre grandi sfide che da un lato vogliono essere tentativi di dare risposte ed al contempo sono opera animativa sul territorio. Parliamo del progetto Habitat che vede la Caritas impegnata sul grave problema della ricerca di una casa, in particolare per le persone straniere. Il progetto Presidio e la collaborazione con il .Meet di Cuneo per le accoglienze dei migranti stagionali, per la lotta al caporalato ed allo sfruttamento lavorativo. Parliamo del lungo e significativo percorso realizzato in particolare su Fossano sul tema della Giustizia riparativa che ha come obiettivo ultimo la promozione di un modello culturale alternativo per affrontare i conflitti".

 

In occasione dei 50 anni anni, è stata allestita una mostra frutto di un lungo e complesso lavoro di raccolta e cernita di articoli, foto, testimonianze e interviste. Un lavoro complesso di sistematizzazione e organizzazione che ha portato alla realizzazione di alcuni pannelli di sintesi.

La mostra rimarrà nel prossimo periodo esposta prima a Fossano e poi a Cuneo per alcuni mesi, per permettere a tutti coloro che vorranno, di poterla vedere.