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Scuole e corsi | 11 settembre 2024, 10:42

11 settembre 2024: tutti a scuola ed è subito nostalgia!

Francesco Marchino celebra il ritorno tra i banchi con la poesia “Si ricomincia”

Disegno di Manuela Fissore

Disegno di Manuela Fissore

Bye bye estate, è ricominciata la scuola. Ed eccola lì, la nostalgia. C’è uno strano fenomeno che ci prende in questo particolare periodo dell’anno, chissà perché. 

Guardo bambini e ragazzi intorno a me, tutti entusiasti con le cartelle nuove e dentro astucci, libri, quaderni e tanti sogni. Li guardo e vorrei avere una macchina del tempo (come nel film Ritorno al futuro, presente?) che mi riporti ai primi giorni di settembre dei miei... otto anni. Ritornando a quando ero bambina e poi ragazzina, alla fatidica prima campanella dell’anno scolastico. 

Se mentre leggete questo pezzo vi ritrovate ad annuire, allora benvenuti nel club. E se tanto mi dà tanto, questa nostalgia vi farà puntualmente pensare al primo giorno di scuola, un mix di eccitazione, ma anche paura, timidezza e ansia. 

Vorrei ritrovare compagni, insegnanti e annotare ogni cosa sulla Smemoranda. Sono proprio un’inguaribile romantica. Mi consola, però, sapere di non essere sola. Anzi, Francesco Marchino di Pocapaglia ha persino scritto una poesia, rimembrando il ritorno tra i banchi di scuola. 

Possiamo dire che i suoi versi siano la forma artistica della nostra nostalgia per il rientro in classe, i potenziatori di quella sensazione di beatitudine legata all’infanzia, quando eravamo felici e senza pensieri. Anche se non lo sapevamo. 

  

Si ricomincia

Dopo gli ombrelloni e il mare 

con la pelle 

che sa di sale 

e le corse in motorino 

o dietro a quello 

sguardo 

che diventa essenziale 

per volare 

dopo il caldo, le Olimpiadi 

e qualche compito 

fatto di fretta all’ultimo 

giorno 

è l’ora ancora di studenti 

che invadono 

le strade al mattino della città 

con quegli zaini pesanti 

imboccano la via 

verso la scuola 

e quei banchi 

dove maestri e professori 

ci provano 

a lasciare qualcosa che poi 

serva quando 

la vita va poi affrontata 

con esami 

tutti i giorni dove la matematica 

non basta 

dopo quelle vacanze 

manca 

già tanto il mare a quei ragazzi 

che hanno già nostalgia 

di quel bacio durato ore 

dopo un gelato sotto la Luna 

e il tempo 

vorrebbero fermarlo lì 

si riparte 

con libri nuovi ma cosa 

avranno da dire 

con lo zaino sulle spalle 

e una penna 

per scrivere mille volte ti amo 

a chi non c’è 

ma è rimasto lì 

mentre un banco aspetta 

è il tempo di ricominciare.

Silvia Gullino

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