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Attualità | 03 settembre 2024, 07:30

Carenza di segretari comunali e vice in Langa. "Un problema nazionale, ma rischiamo il blocco"

L'ultima segnalazione arriva da Serralunga e anche l'Unione Montana Alta Langa denuncia criticità: "Non basteranno i concorsi". Anci e Uncem, intanto, scrivono al governo: "Bisogna fare cambi strutturali"

Carenza di segretari comunali e vice in Langa. "Un problema nazionale, ma rischiamo il blocco"

Un problema nazionale che riguarda il Piemonte, e ovviamente colpisce a livello locale le  Langhe : quello della carenza di segretari e vicesegretari comunali. Un allarme generalizzato, un'unica voce che chiede a Roma "una riforma strutturale". L'ultima segnalazione arriva dal sindaco di Serralunga d'Alba Sergio Moscone, che ha deciso di scrivere al ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e al Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.

"A fine ottobre spiega il primo cittadino - scadrà l'incarico di vice segretaria comunale alla nostra attuale segreteria e non si ha idea se verrà prorogata oltre i tre anni. Non ci sono segretari comunali disponibili e non si sa cosa succederà a fine ottobre. Il problema è molto grave perché senza segretario comunale la vita di un comune è completamente bloccata. Ho voluto scrivere ai Ministri per chiedere la possibilità di una proroga, in attesa che i concorsi per i nuovi segretari comunali vengano portati a termine e si possa poi attingere dalle nuove graduatorie".

Una situazione di difficoltà generalizzata evidenziata dall'Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo e anche dall’Unione Montana Alta Langa, per mano del presidente Davide Falletto. “La situazione è difficile e la problematica è evidente da molti anni nei piccoli comuni, che devono cercare di barcamenarsi con scarso personale. Le nuove entrate previste dai concorsi non riusciranno a coprire le figure che in questi anni sono andati in pensione”.

Che il problema sia stringente e travalichi i confini locali, lo dimostra anche la preoccupazione dell’Anci, come ha puntualizzato il presidente Roberto Pella: “I numeri purtroppo continuano a essere negativi. A marzo 2024 – ricorda il dirigente– delle 2.196 sedi di Comuni di fascia C, fino a 3 mila abitanti, solo 261 risultano coperte, quindi con una vacanza pari a quasi il 90 per cento. La grave carenza di segretari comunali ci viene segnalata da alcune Anci regionali dove la criticità è particolarmente sentita e rischia di vanificare gli sforzi finora compiuti per il coordinamento e il supporto alla realizzazione degli investimenti PNRR”.

Una problematica che in questi anni è stata evidenziata anche da Uncem, che si è spinta più in là, chiedendo di ripensare totalmente la figura: “Non basta chiedere più segretari comunali, proroghe per i vicesegretari che tanti Comuni stanno usando. Utili ci mancherebbe, i vice, ma da ripensare con tutte le figure dirigenziali. Oggi ci sono segretari che fanno anche 15 Comuni insieme! Scavalchi, incarichi insieme, più Comuni. Guadagnano molto con i Comuni. Anche le Unioni e le Unioni montane da qualche mese li possono pagare. Invece i presidenti degli Enti lavorano gratis. I segretari consentono che i Comuni, in particolare piccoli, mettano i loro uffici totalmente in outsourcing affidandosi totalmente a società molto spesso composte da Segretari in quiescenza. Situazioni che non vanno, che non funzionano, che vanno stoppate dal Viminale. La figura del segretario comunale, dopo 100 anni, se la politica decide che venga mantenuta, è totalmente da rivedere nel quadro del ripensamento del TUEL e di cosa sono i Comuni in Italia", ha affermato il presidente Marco Bussone.

 

Daniele Vaira

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