Politica - 02 settembre 2024, 07:01

Elezioni Consiglio provinciale, Forza Italia ritiene preferibili due liste distinte per contenere la sinistra

Gli azzurri, che perseguono la strategia dei due forni, hanno spiegato a Fratelli d’Italia e Lega che è meglio marciare divisi per ottimizzare il risultato elettorale. Di fatto, un sostanziale via libera alla lista Robaldo

Alberto Cirio e Luca Robaldo, presidenti rispettivamente di Regione e Provincia

Da qualche tempo a questa parte Forza Italia tende a smarcarsi da Fratelli d’Italia e Lega

Lo sta facendo sullo ius scholae e sull’autonomia differenziata e le elezioni del Consiglio provinciale di Cuneo non fanno eccezione. 

Nonostante la formale salvaguardia della maggioranza di centrodestra, infatti, i forzisti hanno dato un sostanziale via libera al disegno di Robaldo.

Lo hanno motivato – negli incontri dei giorni scorsi - spiegando agli alleati che una sola lista di centrodestra, con il sistema del voto ponderato, rischierebbe di far eleggere sette consiglieri alla formazione di centrosinistra “La Nostra Provincia”.

FdI e Lega hanno abbozzato, forse non troppo convinti, ma la forza di cui dispongono nei 247 municipi della Granda non consente loro grandi margini di manovra.

In settimana si terranno ulteriori abboccamenti, ma la sostanza non dovrebbe mutare.

La “lista Robaldo”, che Forza Italia ha presentato agli alleati come “cocchiera”, in senso civico, rispetto al centrodestra classico, ha dunque ottenuto un sostanziale via libera dallo stato maggiore azzurro. 

Del resto, essendo costituita in larga parte da amministratori che alle regionali si sono riconosciuti e hanno sostenuto la corsa di Cirio, era difficile immaginarsi un esito diverso. 

La squadra del centrodestra, da quanto risulta, dovrebbe essere formata da quattro candidati per ciascuno dei tre partiti.

Già pronti ai nastri di partenza i quattro candidati forzisti nella lista che nel 2021 era stata denominata “Ripartiamo dalla Granda”.

In pole i due consiglieri uscenti, Massimo Antoniotti (Borgomale) e Graziella Viale (Roaschia). Al loro fianco, Roberto Baldi, sindaco di Bagnolo Piemonte, e Simone Manzone, sindaco di Guarene.

Per quanto riguarda la Lega, al momento le uniche certezze sono quelle degli uscenti Simona Giaccardi (Fossano) e Stefano Rosso (Sommariva Perno).

In alto mare – almeno così risulta ad oggi – la quaterna di FdI dove per il momento in campo c’è solo il nome di Rocco Pulitanò (Mondovì), capo di segreteria dell’assessore regionale all’Agricoltura Paolo Bongioanni.

Quando manca una settimana esatta alla presentazione, si prospettano tre liste: una di centrosinistra, una di centrodestra e quella del presidente della Provincia Luca Robaldo, il cui ruolo di vertice non è in discussione in questa tornata. 

Appare, infatti, difficile che il tentativo del consigliere comunale cuneese Domenico Giraudo di dar vita a una formazione civica di interposizione possa andare in porto.

Dio ci ha messo sette giorni a creare il mondo per cui va da sé che da qui a lunedì 9 settembre – termine ultimo per depositare le liste sottoscritte da un congruo numero di firme - novità sono sempre ancora possibili.

Giampaolo Testa