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Cronaca | 01 settembre 2024, 20:36

Nuovi disordini nel carcere di Cuneo: due agenti rischiano di rimanere sfregiati dal lancio di olio bollente

Dieci e quindici giorni di prognosi per i due feriti dopo i violenti disordini verificatisi nel pomeriggio ad opera dei detenuti del primo padiglione, venuti alle mani per faide legate al controllo degli spazi detentivi

Le ustioni riportate da uno dei due agenti feriti

Le ustioni riportate da uno dei due agenti feriti

"Oggi, 1° settembre, il carcere di Cuneo è stato teatro di violenti disordini, dalle ore 15 fino alle ore 19 circa, posti in essere da parte dei detenuti ristretti alla prima sezione del padiglione ordinario. I detenuti, quasi tutti extracomunitari, si sono affrontati tra loro per faide interne legate al controllo degli spazi detentivi, poi si sono rifiutati categoricamente di rientrare nelle proprie celle tanto che è stato chiamato in forze il personale libero dal servizio, senza essere tra l’altro reperibile. Dopo essersele data di santa ragione e dopo essere stati divisidal personale di polizia penitenziaria, alcuni detenuti hanno riscaldato pentolini di olio bollente lanciandolo all’indirizzo degli agenti e degli altri detenuti. Il personale si trova all’ospedale di Cuneo per le necessarie e urgenti cure mentre i detenuti sono stati curati in infermeria del carcere". 

E’ quanto afferma Leo Beneduci, segretario generale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (Osapp), che aggiunge: “La situazione del carcere di Cuneo è fuori controllo ed è identica a quella di altre strutture penitenziarie italiane; non riusciamo però a comprendere come mai nessuno intervenga. Perché l’amministrazione penitenziaria centrale è silente e lascia il personale completamente abbandonato a se stesso. Servono misure e provvedimenti immediati oltre che concreti basta slogan basta chiacchiere il personale è completamente stufo di subire tanta immotivata violenza. Il personale del Corpo è davvero stanco di  subire continue vessazioni ed è giunto al limite di qualsiasi possibile sopportazione. E' ora - conclude Beneduci - che il ministro Nordio intervenga affinché si dia una reale e immediata svolta considerato che il sistema penitenziario Italiano è al completo sfascio e la polizia penitenziaria è stremata".

 

Pari a dieci e quindici giorni, rispettivamente, la prognosi stabilita dai sanitari per i due agenti rimasti feriti dal lancio di olio bollente.

Redazione

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