Cronaca - 29 agosto 2024, 09:12

Detenuto si arrampica sul tetto del carcere di Cuneo, l'OSAPP: "Non è più garantita la sicurezza"

L'Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria: "l Personale di Polizia Penitenziaria rischia ogni giorno la propria incolumità fisica. Lanciamo un grido di allarme"

Nella mattinata di ieri, un detenuto del carcere di Cuneo si è arrampicato sul tetto della struttura in segno di protesta.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e sono state necessarie ben tre ore di trattative per convincerlo  a ritornare sui suoi passi.

A commentare i fatti è l'OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) che spiega: "Ormai il Carcere di Cuneo, come quello di Torino, di Ivrea e di tutto il resto d’Italia, è nel ‘caos’. Sono dei veri e propri colabrodo dove non è più garantita la sicurezza, i detenuti “spadroneggiano”, le carceri sono diventate delle vere e proprie piazze di spaccio e dei call center illegali. Il Personale di Polizia Penitenziaria rischia ogni giorno la propria incolumità fisica; anche la salute è gravemente minata perché effettuano turni di servizio che vanno dalle 10 alle 20 ore consecutive di lavoro quotidiane".

"Lanciamo ancora una volta un grido di allarme - concludono dal sindacato - dichiarando che la Polizia Penitenziaria del Carcere di Cuneo è totalmente abbandonata. Nessuno interviene. Nessun provvedimento di rigore per questi soggetti violenti. È il caso di affermare… “si salvi chi può!”. Il personale sa quando va a lavorare, ma non sa quando termina e se rientra a casa. È una vergogna immane. L’amministrazione penitenziaria centrale è completamente silente. Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenga e rinnovi i vertici del DAP, considerando che la loro gestione è completamente fallimentare".

c.s.