Attualità - 29 agosto 2024, 16:38

Piana del Valasco, in soli tre giorni messi in sicurezza i sentieri danneggiati dalle frane dei giorni scorsi

ULTIMA ORA: REVOCATA L'ORDINANZA, I SENTIERI TORNANO ACCESSIBILI. Nelle prossime ore sarà revocata l'ordinanza firmata dal sindaco all'indomani del nubifragio che aveva colpito l'alta valle Gesso e bloccato 25 escursionisti lungo il sentiero che dal Valasco scende verso Terme di Valdieri

AGGIORNAMENTO DELLE 17.58: È stata revocata in questo momento l'ordinanza con la quale si vietava il passaggio nei sentieri che dalle Terme di Valdieri portano al Rifugio del Valasco. Il passaggio torna dunque ad essere interamente percorribile.

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Sarà revocata nelle prossime ore l'ordinanza dello scorso 27 agosto, firmata dal sindaco di Valdieri Guido Giordana con la disposizione di chiusura totale al transito veicolare e pedonale del tratto di strada che dalla Regione Terme di Valdieri conduce alla Piana del Valasco.

Motivo della chiusura i fenomeni di smottamento seguiti alle recenti e ingenti precipitazioni: in particolare sono esondati, lungo la strada di accesso alla Piana del Valasco, i valloni laterali di "Cabrera" e "Cougnè".

Lo scorso 26 agostto, infatti, a seguito dei fenomeni era stato necessario l'intervento dei soccorritori - vigili del fuoco con l'elicottero, soccorso alpino e SAGF - per trasportare a valle 25 persone rimaste intrappolate tra due frane. 

Non si è perso tempo e l'indomani, dopo la chiusura della strada, è stato possibile organizzare le operazioni per tornare a rendere transitabili i sentieri dell'alta Valle Gesso.

Entro qualche ora verrà quindi revocata l'ordinanza di transito pedonale, mentre quella veicolare lo sarà solo per i mezzi che hanno l'autorizzazione al passaggio, a partire da quelli di soccorso e vigilanza.

Revocato anche il COC, Centro operativo comunale, presso il Municipio del paese, dal quale è stata gestita l'emergenza e da dove sono stati coordinati i lavori di messa in sicurezza del sito.

Le opere di ripristino dei sentieri non sono terminate, ma ciò che era importante fare era renderli sicuri e nuovamente transitabili. "Abbiamo cercato di velocizzare i tempi - ha spiegato il primo cittadino di Valdieri - perché questo è il periodo più importante dal punto di vista turistico per i rifugi. Abbiamo agito il più velocemente possibile per dare una risposta al territorio e ridare quel servizio necessario per l'alta valle e per chi lavora sulle nostre bellissime montagne".