Agricoltura - 29 agosto 2024, 17:20

Un vademecum per il lavoro sostenibile in vigna per certificare l'impegno di imprese e cooperative

Confcooperative Piemonte Sud, Confindustria Cuneo e Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, in un confronto a cui ha partecipato anche la Camera di Commercio di Cuneo, hanno definito un prontuario per rendere la filiera del lavoro in vigna ancora più sostenibile

In provincia di Cuneo viene introdotto un nuovo strumento per contrastare il caporalato e tutte le forme di sfruttamento lavorativo. Confcooperative Piemonte Sud, Confindustria Cuneo, con il particolare coinvolgimento della sua Sezione Vini e Liquori (oltre 50 aziende associate, per più di 1.600 addetti), e Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, durante un confronto a cui ha partecipato la Camera di Commercio di Cuneo, hanno definito un vademecum per il lavoro sostenibile nel settore vitivinicolo.

L’obiettivo è fornire una visione completa del perimetro normativo all’interno del quale devono muoversi imprese e cooperative nel momento in cui appaltano all’esterno le loro lavorazioni. Tutto questo mettendo al centro la tutela dei lavoratori sotto ogni punto di vista e la valorizzazione delle imprese che si impegnano per la sostenibilità del lavoro in vigna.

Il prontuario, nello specifico, è costituito da tre parti: la prima, curata da Confcooperative Piemonte Sud, è un insieme di linee guida pensate in particolare per il mondo cooperativo; la seconda, che è stata redatta da Confindustria Cuneo, fornisce alle aziende i riferimenti normativi per quanto riguarda la gestione del contratto d’appalto nelle attività vitivinicole; la terza è rappresentata da due allegati tecnico-operativi: una bozza di contratto standard, validata dagli estensori del vademecum, e un documento relativo agli adempimenti in materia di sicurezza e medicina del lavoro.

"La definizione del documento condiviso è la prima di una serie di iniziative operative che verranno promosse su questo tema da qui ai prossimi mesi - ha dichiarato Mario Sacco, presidente di Confcooperative Piemonte Sud -. L’obiettivo è fornire alle imprese e alle società cooperative del comparto vitivinicolo ulteriori strumenti capaci di dare risposte efficaci per quanto riguarda sicurezza, tutela, accoglienza e trasporto dei lavoratori, le questioni contrattuali e l’interpretazione del quadro normativo".

"Quello del caporalato - ha aggiunto Paola Lanzavecchia, presidente della Sezione Vini e Liquori di Confindustria Cuneo - è un tema che riguarda prima di tutto la dignità dei lavoratori e che, di riflesso, incide negativamente sulle tante imprese che agiscono ogni giorno nel totale rispetto delle regole e dei diritti delle persone. Il vademecum impegna Confcooperative, Confindustria e Consorzio di Tutela a rispettare una serie di linee guida: un aspetto che dà a chi si rivolge a noi la garanzia circa il nostro impegno a operare nel pieno rispetto delle norme, al fine di dare vita a una filiera vitivinicola totalmente sostenibile dal punto di vista lavorativo e sociale".

"Questo lavoro prende avvio da una consapevolezza ormai diffusa trasversalmente: la qualità delle produzioni e dei servizi cuneesi può mantenersi su livelli di eccellenza solo se vengono pienamente garantite le condizioni di legalità e accoglienza indispensabili. Questo vademecum va proprio in questa direzione, tutelando i lavoratori sotto ogni punto di vista e valorizzando le imprese che operano con responsabilità per la sostenibilità del lavoro in vigna", ha concluso Sergio Germano, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani.

Il vademecum è stato sviluppato nell’ambito del perimetro fissato dal protocollo d’intesa siglato la scorsa primavera presso la Prefettura di Cuneo per promuovere il lavoro regolare e contrastare lo sfruttamento nell’Albese e dal tavolo di monitoraggio che ha istituito di recente la Regione Piemonte. Ora è stato condiviso con tutti gli associati dei soggetti promotori.

Nelle prossime settimane, verranno promosse altre iniziative, anche in sinergia con la Camera di Commercio, a partire da una serie di corsi formativi (un webinar tecnico sarà organizzato da Confindustria Cuneo in autunno), e saranno sviluppati progetti condivisi con tutte le rappresentanze datoriali e sindacali coinvolte, legati alla valorizzazione del capitale umano e alla promozione del lavoro buono. Uno specifico focus sarà anche dedicato, ad esempio, alla necessità di domiciliare presso sistemazioni abitative adeguate i lavoratori che non risiedono sul territorio.

comunicato stampa