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Economia | 28 agosto 2024, 14:05

Abbiamo scarse conoscenze finanziarie, ed è un problema

In Italia l'alfabetizzazione finanziaria si conferma tristemente bassa.

Abbiamo scarse conoscenze finanziarie, ed è un problema

In Italia l'alfabetizzazione finanziaria si conferma tristemente bassa. L'ultima indagine condotta da Consob fornisce un quadro chiaro e preoccupante della situazione evidenziando come questo deficit di conoscenze non riguardi solo concetti complessi o strategie d'investimento avanzate, ma anche nozioni fondamentali come l'inflazione, il rischio-rendimento, e la diversificazione degli investimenti.

La conseguenza diretta è che molti cittadini prendono decisioni finanziarie essendo poco informati e talvolta anche inconsapevoli delle conseguenze delle proprie azioni. Guardando i dati di Consob, è lecito supporre che se chiedessimo agli italiani cosa sono i finanziamenti a fondo perduto, probabilmente la maggior parte non saprebbe rispondere.

Questo rende difficile per molti cittadini cogliere le opportunità offerte dal mercato. Perché l'alfabetizzazione finanziaria è essenziale non solo per la gestione del denaro, ma anche per comprendere come le decisioni economiche, personali e collettive, influenzano la nostra vita quotidiana.

L’indagine di Consob sull’alfabetizzazione finanziaria

L'ultima indagine condotta da Consob, che prende il nome di “Report on financial investments of Italian households 2016”, dimostra che le conoscenze finanziarie degli italiani sono mediocri. Una significativa percentuale della popolazione fatica a comprendere anche i concetti più elementari legati alla finanza personale.

Ad esempio, quasi la metà del campione intervistato da Consob non sa definire correttamente il termine "inflazione", uno dei pilastri fondamentali dell'economia che ha un impatto diretto sul potere d'acquisto e sui risparmi personali. Inoltre, il 55% degli intervistati non comprende il significato di "diversificazione degli investimenti", una strategia essenziale per ridurre il rischio finanziario. Ancora più preoccupante è il dato secondo cui circa il 57% degli italiani non è in grado di spiegare la relazione tra rischio e rendimento.

Il report di Consob mette poi in evidenza un paradosso: gli italiani, pur essendo notoriamente avversi al rischio, non applicano la diversificazione del portafoglio. Solo il 6% del campione comprende correttamente questa nozione. Questo dato è particolarmente allarmante se si considera che la diversificazione è una delle strategie più efficaci per proteggere i risparmi dalle fluttuazioni del mercato e minimizzare le perdite.

Basse conoscenze finanziarie anche tra i giovani

Se i dati forniti dall'indagine di Consob dipingono un quadro desolante dell'alfabetizzazione finanziaria tra la popolazione generale, l'analisi condotta dalla Banca d'Italia sul campione di giovani italiani tra i 18 e i 34 anni conferma che la situazione non migliora con le nuove generazioni. La ricerca, svolta nel primo trimestre del 2023, evidenzia che solo il 35% dei giovani dimostra una piena comprensione dei concetti finanziari di base.

L'indagine della Banca d'Italia mostra che mentre oltre il 70% dei giovani è in grado di rispondere correttamente a domande sul rischio-rendimento e sul costo dei mutui, solo il 65% comprende il concetto di inflazione, il 63% quello di diversificazione del rischio, e appena il 60% capisce cos’è il tasso di interesse. Inoltre è significativo notare che circa la metà degli intervistati ritiene erroneamente che tenere i risparmi sul conto corrente li protegga dall'inflazione e che l'andamento delle azioni possa essere previsto con precisione.

Il divario nelle competenze finanziarie tra i giovani è marcato da differenze geografiche, di genere e livello di istruzione. Ad esempio, i giovani residenti nelle regioni settentrionali e quelli con un background educativo scientifico o tecnico tendono a ottenere risultati migliori nei test di alfabetizzazione finanziaria. Tuttavia, anche tra questi gruppi più avvantaggiati, la comprensione di concetti chiave rimane limitata.

In sintesi, l'analisi dei dati provenienti dalle indagini di Consob e Banca d'Italia rivela un quadro allarmante della situazione dell'alfabetizzazione finanziaria in Italia. Non solo la popolazione adulta ma anche i giovani, che rappresentano il futuro economico del paese, mostrano lacune significative nella comprensione di concetti finanziari fondamentali.

Richy Garino

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