Eventi - 28 agosto 2024, 08:00

Inaugurato a Narzole un nuovo belvedere

Questa piccola, affascinate oasi di verde è stata scelta dalla neonata "Associazione dei Feliciani" 

Uno splendido affaccio sulle Langhe è stato inaugurato domenica a Narzole, un belvedere che ha donato nuova vita ai giardini storici della piramide: perché Novello è bellissimo, ma se lo si vuole vedere nella sua interezza serve guardarlo da lontano magari mormorando le parole degli antichi viandanti "Suma a mira 'd Novel".

Questa piccola, affascinate oasi di verde è stata scelta dalla neonata "Associazione dei Feliciani"  come primo luogo "Feliciano" ovvero un luogo immerso nella pace e nella bellezza, in cui coltivare il benessere personale ma anche in cui condividere momenti di socialità e incontro. Insomma, un luogo in cui è facile trovarsi a sorridere, prima regola aurea dei Feliciani.

I giardini della piramide hanno una storia lunga che parte dall'editto di Saint Cloud del 1804, quando Napoleone stabilì che tutte le tombe venissero collocate fuori dalle mura cittadine. Narzole, da soli due anni, aveva ottenuto dal generale francese l'indipendenza da Cherasco, sognava un palazzo comunale e stava lavorando a tutto ciò che poteva garantire il buon funzionamento del paese, ma ripartiva da zero, ancora alle prese con le divisioni economiche e territoriali con l'ex comune capoluogo. 

L'amministrazione, però, non poteva non dare seguito alle disposizioni di Napoleone: acquistò un appezzamento di terreno dove seppellire i propri morti e nel 1812 vi trasferì il cimitero, che prima insisteva sul sagrato della Chiesa. Già a metà del XIX secolo, però, con la notevole espansione del paese, quel terreno risultò troppo vicino alle case e soprattutto di capienza insufficiente; si acquisì allora un  nuovo appezzamento - l'attuale sede del cimitero - dove, nel 1856, vennero spostate tutte le salme. Il Comune, desideroso di rendere omaggio al luogo che aveva ospitato i suoi avi, nel 1875 vi fece collocare un monumento a forma di piramide in marmo di Frabosa. Nacque così quello che ancora ai giorni nostri è noto come "giardino della piramide": sulla base del monumento si legge la dedica della popolazione al luogo.

C.S.