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Attualità | 24 agosto 2024, 14:15

Chiusura dei passaggi a livello a Racconigi: una questione irresoluta tra pareri contrastanti e dichiarazioni controverse

Le incertezze sulla gestione e i costi del futuro sottopasso di via Caramagna mettono in luce le discrepanze tra le dichiarazioni delle autorità e la realtà documentale, alimentando dubbi tra i cittadini e il Comitato “Per un sottopasso sostenibile”

Il passaggio a livello di via Caramagna a Racconigi dove è prevista la costruzione del sottopasso

Il passaggio a livello di via Caramagna a Racconigi dove è prevista la costruzione del sottopasso

Dal Presidente del Comitato di cittadini “per un sottopasso sostenibile” di Racconigi riceviamo e pubblichiamo:

Egregio Direttore, 

a Racconigi il delicato tema della chiusura dei quattro passaggi a livello presenti in città e della loro sostituzione con un solo sottopasso veicolare ed un sottopasso pedonale desta sempre più interesse tra i cittadini che stanno prendendo consapevolezza delle conseguenze che ne deriveranno negli anni a venire. 

In un recente comunicato stampa, la presidenza della Provincia di Cuneo ha voluto ribadire che “come in ogni altro caso la Provincia seguirà le indicazioni della locale Amministrazione mantenendo prioritaria la tutela degli interessi della Provincia stessa e fermo il rispetto delle prescrizioni dei competenti uffici”. 

E qui sta il punto, se la Provincia manterrà “prioritaria la tutela dei propri interessi e fermo il rispetto dei competenti uffici”, come del resto ha sempre affermato nei pareri tecnici, non assumerà la gestione e la sorveglianza del futuro sottopasso di via Caramagna ed inevitabilmente i costi ricadranno sul Comune di Racconigi. 

Ma c’è di più, oltre alle citate “prescrizioni dei competenti uffici”, agli atti esiste anche il parere redatto dai tecnici del Comune di Racconigi nel luglio del 2022: esso è senz’altro meritevole di approfondimento in quanto presenta, al suo interno, non poche sorprese. 

Innanzitutto, non c’è un solo parerema ben due, insolitamente redatti a distanza di un solo giorno l’uno dall’altro. Il primo reca la data del 20 luglio 2022, indirizzato alla Giunta comunale per l’approvazione, scritto e siglato dal tecnico istruttore e controfirmato dal dirigente dell’area tecnica del Comune; il secondo reca la data del giorno successivo, il 21 luglio, indirizzato al Consiglio comunale per l’approvazione, mancante della sigla del tecnico redattore, mentre residua la sola firma del dirigente cui, curiosamente, si aggiunge però anche quella del sindaco. 

Ora, a prescindere dal motivo per il quale il sindaco, che possiede una formazione scolastica non tecnica, essendo di professione assicuratore, abbia sottoscritto un documento di contenuto “tecnico”, quel che rileva è che i due pareri, solo apparentemente sono uguali, perché, in realtà, differiscono significativamente in alcune parti. 

Ad esempio, dove nel parere del 20 luglio il tecnico istruttore, relativamente alla chiusura dei passaggi a livello in uso agli agricoltori, scriveva “La soppressione del passaggio a livello comporterà, (...) il transito dei mezzi agricoli sulla circonvallazione est, in quanto le complanari esistenti sono alla quota della ferrovia”, nel parere del giorno successivo la frase sparisce e si legge che “La soppressione del passaggio a livello determinerà conseguentemente una viabilità alternativa di collegamento per il transito dei mezzi agricoli, necessaria per il raggiungimento dei fondi”. 

In sostanza viene sostituita la frase che dice che i mezzi agricoli dovranno transitare sulla circonvallazione est con una che parla genericamente di transito su una, non meglio precisata, “viabilità alternativa”, così minimizzando i problemi che gli agricoltori avranno con la chiusura dei quattro passaggi a livello. 

Ancora, laddove il primo parere riportava “che la futura fase progettuale debba prendere in considerazione e valutare le indicazioni/condizioni di cui agli specifici pareri espressi dai vari Enti”, ivi compresa quindi anche la Provincia, i cui competenti uffici, a più riprese, hanno dichiarato che non si faranno carico del sottopasso, nel parere del giorno successivo si legge invece, in modo più possibilista, che “la futura fase progettuale valuti le indicazioni/condizioni di cui agli specifici pareri espressi dai vari Enti”

L’asserzione perde così il carattere di perentorietà che il tecnico istruttore aveva conferito nella prima stesura. Non è dato sapere chi abbia apportato queste modifiche, ma forse ci si spiega il motivo per il quale la seconda versione riporti anche la firma del sindaco. 

In definitiva, quindi, il secondo parere, scritto ed indirizzato al Consiglio comunale per l’approvazione, sembra essere una versione alleggerita del primo laddove i punti di attenzione e le criticità sono state sfumate. Altrettanto si dica per RFI che ricevette lo stesso documento privo dei contenuti impositivi, rendendo fors’anche più snella la Conferenza dei servizi e veloce l’approvazione del progetto del sottopasso così come proposto. 

Tuttavia, i problemi da affrontare per i racconigesi e il nostro territorio restano irrisolti e tali anche gli interrogativi che il Comitato ha sollevato a più riprese: chi gestirà davvero il sottopasso di via Caramagna a lavori conclusi e chi ne assumerà i costi? 

Solo poco tempo fa, in un comunicato stampa, il sindaco dichiarava orgogliosamente “Grazie all’immenso lavoro portato avanti insieme alla Regione, alla Provincia e a tutti gli attori coinvolti, siamo giunti alla fase conclusiva di questo progetto”. 

Ebbene, in relazione all’asserito “immenso lavoro portato avanti insieme alla Provincia” anche in questo caso mi trovo, mio malgrado, costretto a smentire quanto da lui dichiarato. Una comunicazione ufficiale a firma della segretaria comunale e del dirigente dell’area tecnica, frutto di un nostro recente accesso agli atti in Comune, testualmente dice: “non esiste agli atti dell’Ente alcun carteggio con la Provincia di Cuneo per la gestione del sottopasso ferroviario Via Caramagna a lavori conclusi”

Eppure sono passati sei anni dalla presentazione del progetto preliminare e sappiamo bene che le Amministrazioni si parlano attraverso atti scritti. 

Quanto emerso è grave e preoccupante: davanti all’ennesima evidenza documentale che smentisce le dichiarazioni del sindaco, esortiamo nuovamente il medesimo a riprendere o, forse, sarebbe meglio dire “iniziare”, la via del dialogo concreto con gli Enti interessati, con l’impresa appaltatrice, con i tecnici e anche con il nostro Comitato, abbandonando i proclami e le dichiarazioni non rispondenti alla verità. Esse, torniamo a dirlo, confondono e disorientano i cittadini racconigesi e sviano l’attenzione dai problemi connessi con la realizzazione dei sottopassi ferroviari che, per la maggior parte, sono ancora irrisolti. 

Con viva cordialità. 

Luigi Reynaudo, Presidente Comitato di cittadini “per un sottopasso sostenibile”

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