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Curiosità | 22 agosto 2024, 19:03

La bovesana Alfonsina Maligno è la nuova Abbà del Preit di Canosio

Si sono conclusi i festeggiamenti per la “Rievocazione Storica della Badia di San Lorenzo” nella borgata della valle Maira

Passaggio di consegne tra il vecchio Abbà Walter Poracchia alla prima donna Abbà Alfonsina Maligno

Passaggio di consegne tra il vecchio Abbà Walter Poracchia alla prima donna Abbà Alfonsina Maligno

Le celebrazioni dedicate alla rievocazione storica della Badia di San Lorenzo al Preit di Canosio, in valle Maira sono giunte al termine, culminando in una giornata ricca di emozioni e tradizioni.

Domenica 11 agosto (come da tradizione la prima domenica dopo il 10 agosto, giorno in cui si festeggia San Lorenzo) ha avuto luogo l'evento clou dei festeggiamenti, che ha visto l'elezione del nuovo Abbà, un ruolo di grande rilevanza nella comunità locale, attribuito quest'anno ad Alfonsina Maligno di Boves.

La nomina di Alfonsina Maligno rappresenta un momento significativo nella storia della Badia, poiché, pur non essendo la prima donna a ricoprire questo ruolo, la sua elezione non era affatto scontata, data la tradizione storicamente maschile della posizione.

 La nuova Abbà ha ricevuto il cappello simbolo della tradizione, che risale alla metà del 1500, dal precedente Abbà, Walter Poracchia, membro di una famiglia originaria del Preit e frequentatore assiduo della borgata che fa parte del Comune di Canosio.

Alfonsina Maligno ha un legame profondo con il Preit, dove ha trascorso le estati fin dall'infanzia, grazie alla casa di vacanza della sua famiglia nel paese della valle Maira.

Esprimendo il suo onore e la sua felicità per la nomina, ha sottolineato l'attaccamento che la lega da sempre al luogo e alla tradizione della Badia di San Lorenzo. La comunità ha accolto con affetto la sua elezione, e l'impegno dei volontari che rendono possibile la buona riuscita della rievocazione sarà un sostegno prezioso per la preparazione dei festeggiamenti del 2025.

Ai festeggiamenti hanno partecipato, oltre al sindaco di Canosio Domenico Vallero  e alcuni amministratori comunali, il presidente della Provincia Luca Robaldo assieme all’assessore regionale allo sviluppo e promozione della montagna Marco Gallo con il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Graglia.

La Storia della Badia di San Lorenzo alla borgata Preit di Canosio

La Badia del Preit è una tradizione secolare, con le prime tracce documentate risalenti al 1500.

In un'epoca in cui l'eresia protestante si stava diffondendo nella Valle Maira, al Preit venne istituita una scorta armata composta da un drappello di alabardieri, sotto il comando dell’Abbà e del suo vice.

Questa scorta aveva il compito di proteggere il clero e i parrocchiani durante le processioni religiose, in particolare durante la festa patronale di San Lorenzo, dagli attacchi degli Ugonotti e, successivamente, dei Valdesi.

La scorta armata, formata prevalentemente da giovani nativi del Preit, tra i 18 e i 30 anni, variava da 16 a 18 membri, più il porta stendardo con l’immagine del Santo.

Il ruolo dell’Abbà, che durava un anno, passava poi al vice o diventava Abbà Vecchio.

Durante la solennità di San Lorenzo, fin dalla prima messa, due persone armate erano posti di guardia all’entrata della chiesa, mentre altri proteggevano i celebranti e i fedeli all'interno.

Dopo la messa solenne, la scorta accompagnava la processione per le vie del paese, garantendo la sicurezza della comunità.

L'uniforme della scorta consisteva in un giubbotto di cuoio, spesso e resistente, e un casco metallico guarnito da un nastro rosso, simbolo del martirio di San Lorenzo.

Con l’avvento di Napoleone, le divise subirono modifiche, e le armi da guerra furono sostituite da una feluca con pennacchio.

Questa tradizione è stata tramandata nel tempo, e ogni anno, nella domenica più vicina al 10 agosto, la Badia del Preit viene rievocata, mantenendo viva la memoria storica della comunità.

I protagonisti della festa, l’Abbà Nuovo e l’Abbà Vecchio, sono riconoscibili dai rispettivi cappelli, uno bordato di rosso e bianco, l'altro di nero.

Le celebrazioni comprendono non solo momenti religiosi, ma anche un pranzo conviviale e una tradizionale visita della Badia porta a porta per trovare il nuovo Abbà, il cui nome rimane segreto fino all’ultimo.

Quando viene trovato, si acclama con il grido “Viva l’Abbà Neu”, e si procede allo scambio dei cappelli, un gesto simbolico che sancisce il passaggio di consegne.

Con queste celebrazioni, la comunità del Preit, attraverso la Pro Loco, rinnova le proprie usanze, regalando emozioni e continuando a mantenere viva questa storica tradizione, che si perpetua generazione dopo generazione.


Anna Maria Parola

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