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Attualità | 20 agosto 2024, 18:30

Alba e la consegna del tartufo dell'anno ad Alain Delon. "Un momento indimenticabile con una persona sorprendente"

L'ex sindaco Giuseppe Rossetto ricorda quel pomeriggio del 2005: "Mi colpì il rapporto che aveva con i suoi due figli. Che gioia sui loro volti quando ricevettero la Nutella"

Giuseppe Rossetto, sindaco di Alba dal 1999 al 2009

Giuseppe Rossetto, sindaco di Alba dal 1999 al 2009

Il mondo ha recentemente detto addio ad Alain Delon, il celebre attore francese che ha lasciato un'impronta indelebile nel cinema internazionale. Si è spento pochi giorni fa, all’età di 88 anni, dopo una lunga malattia. Ma il ricordo di Delon non si limita ai suoi ruoli cinematografici; per chi vive nel cuore delle Langhe, il suo nome è legato anche a un episodio speciale che risale al 2005, quando fu ospite ad Alba per ritirare il prestigioso riconoscimento del Tartufo dell’anno.

Abbiamo voluto ricordare quel momento attraverso le parole di Giuseppe Rossetto, vice presidente dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, all'epoca sindaco di Alba. Fu proprio Rossetto, insieme ad Alberto Cirio, allora presidente dell’Ente Fiera, a consegnare il tartufo ad Alain Delon.

Il mio ricordo di Alain Delon va oltre l’immagine del grande attore. Ho conosciuto una persona con un lato umano sorprendente, diretta nel modo di approcciarsi, con quegli occhi di ghiaccio unici e magnetici - racconta Rossetto con voce commossa - .Ma ciò che mi ha colpito di più in quel giorno non sono stati i suoi occhi, bensì il rapporto che aveva con i suoi due figli, Anouchka e Alain-Fabien, che lo accompagnavano”.

Rossetto ricorda quei due bambini, un po’ spaesati, alle prese con un evento formale che li teneva lontani dalla spensieratezza tipica della loro età. "Erano visibilmente a disagio nel loro ruolo istituzionale, ma quando abbiamo consegnato loro tre chilogrammi di Nutella, i loro volti si sono illuminati di una gioia genuina. In quel momento, sono tornati a essere semplicemente bambini, entusiasti di fronte a una sorpresa semplice ma tanto gradita."

Questo ricordo si è riaffacciato nella mente di Rossetto anni dopo, quando sua moglie, leggendo un’intervista ad Anouchka Delon su una rivista femminile, scoprì che alla domanda su quale fosse il posto nel mondo dove si fosse sentita meglio, lei rispose senza esitazione: "Alba".

Questa risposta mi ha confermato che quello che ho vissuto quel giorno non era solo una mia impressione, ma una realtà tangibile - sottolinea Rossetto -.C’è molto da imparare da questo episodio: anche i personaggi famosi sono persone, con sentimenti, anima e passioni. È un invito a non dimenticare mai l’umanità che ci lega tutti.

Al di là delle eccellenze enogastronomiche, dei paesaggi mozzafiato e del turismo che rende unica questo territorio, ciò che conta davvero, secondo Rossetto, è l’accoglienza, il far sentire a casa propria chi visita il nostro territorio. “L’umanità deve essere il nostro marchio distintivo se vogliamo crescere, non solo in termini di qualità ma anche di numeri” conclude l’ex sindaco, ora Vice Presidente dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli.

In un percorso ricco di incontri con personaggi illustri, da Michail Gorbačëv a Sergio Marchionne, da Sofia Loren a Gerard Depardieu, Rossetto riconosce che nessun’altra esperienza gli ha lasciato un’emozione così profonda come quella vissuta con i figli dell’attore da poco scomparso. Un ricordo che, ancora oggi, rimane impresso nel cuore.

Gabriella Fazio

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