Cronaca - 20 agosto 2024, 19:39

Al cimitero di Villar San Costanzo sarà allestita la camera ardente del 39enne Marco Gibbin

Giovedì 22 agosto, alle ore 15, al caro Marco verrà impartita una benedizione e seguirà il rito della cremazione in forma privata presso il tempio crematorio di Magliano Alpi

Marco Gibbin

Mai avrei pensato potesse capitare - lo ricorda un caro amico e compagno di molte escursioni - Ciao Marco e sempre buone scalate”. Sono tantissimi i messaggi d’affetto giunti in seguito alla notizia del ritrovamento (lunedì 19 agosto) del 39enne Marco Gibbin, deceduto in seguito ad un tragico incidente in montagna.

Di Marco quella grinta e quella forte passione per le escursioni: la montagna era per lui libertà, rigenerante respiro e meraviglia. Era gioia, scoperta e la sua bellissima curiosità, ma soprattutto era amore verso la natura. Innumerevoli gli itinerari percorsi e le vette raggiunte, belle le amicizie instaurate e le fotografie, a raccontare di momenti indimenticabili.

Incontri di persona ma anche per corrispondenza, nati dalla passione e dalla stima. Toccanti sono le parole condivise sui social da Patrizio Dalmasso: “Non abbiamo avuto modo di conoscerci personalmente ma da due anni periodicamente mi scrivevi, per chiedermi consigli, informazioni, notizie per la montagna. Hai sempre manifestato grandissima ammirazione nei confronti miei e di Paola, ovviamente non meritata. Ci siamo sentiti solo venerdì sera, quando mi hai illustrato il tuo progetto per sabato: salire alla Rocca di Valmiana per la "normale", per poi scendere verso la Valrossa. Stranamente non mi chiedevi consigli, pareva solo volessi un segnale di incoraggiamento, so che avevi preso lo spunto da noi. Sabato sera aspettavo il tuo resoconto, e ti ho scritto "com'è andato l'approccio alla Rocca di Valmiana?"... La risposta l'ho ricevuta solo domenica pomeriggio, quando rientravamo dalla montagna: un messaggio audio registrato alle 6.34 di questa domenica maledetta. Mi avvisavi che sabato avevi avuto un contrattempo e così l'escursione era saltata, ma che stavi salendo verso Terme, e che visto il maltempo previsto nel pomeriggio, probabilmente avresti optato per una salita meno impegnativa. Questo messaggio, l'ho ascoltato e riascoltato oggi. Quanti progetti mi hai illustrato, il tuo è un fuoco sacro per la montagna, una passione viscerale, ma ciò che mi piace di te è che non sei uno sprovveduto. Lo hai dimostrato questa primavera quando più volte ai tentato la salita alla Cialancion... Sapevi che c'era il punto oltre il quale era bene fermarsi e tornare indietro. Purtroppo oggi la notizia ci ha fulminati. Non conosco le dinamiche, posso solo immaginare, ma sono convinto che il temporale non ti ha colto di sorpresa lassù: saresti sceso prima. Resta la fatalità, che ha voluto rapirti da questa terra, la montagna che tanto ami ti ha voluto a sé… E questo è tremendamente ingiusto. Ciao Marco. Mancherà il tuo amichevole "ciao caro", continua a scalare le tue montagne e veglia sui tuoi affetti più cari!

E di Marco quegli occhi e quel sorriso d’amore verso la compagna Nadia e la loro piccola Leti: resterà per sempre nel loro cuore ed in quello del papà Rinaldo, della mamma Giuseppa, della sorella Manuela con Christian e la piccola Elena, della zia Nuccia e di tutti i parenti e amici.

La camera ardente verrà allestita presso il cimitero di Villar San Costanzo dove giovedì, 22 agosto, alle ore 15 al caro Marco verrà impartita una benedizione. Seguirà il rito della cremazione in forma privata presso il tempio crematorio di Magliano Alpi.

Beatrice Condorelli