Attualità - 20 agosto 2024, 15:54

Cuneo, il divieto al consumo di alcolici in aree pubbliche si amplia al complesso "Agorà"

In vigore da ieri (19 agosto) il nuovo testo, valido per un anno: comprese anche via San Giovanni Bosco, piazza Costituzione e via Giovanni Battista Bongioanni

L'area di piazza della Costituzione

È in vigore da ieri, 19 agosto, una nuova ordinanza contingibile e urgente che pone il divieto di consumo di bevande alcoliche e superalcoliche in alcune aree pubbliche, o assoggettate a uso pubblico. La nuova ordinanza, che resterà in vigore fino al 19 agosto 2025, si pone in continuità con le restrizioni poste in precedenza (la più recente, la n. 1072/2023), ampliando però il territorio del divieto: è stata infatti inclusa nel provvedimento l’area del cosiddetto complesso “Agorà” (compresi i portici aperti al pubblico passaggio insistenti tra via S. Giovanni Bosco e via L. Einaudi), via San Giovanni Bosco, piazza Costituzione, Via Giovanni Battista Bongioanni (con particolare riguardo all’area ove è ubicato il Centro di accoglienza della C.R.I.).

Si tratta di una decisione nata a seguito del confronto tra le Forze dell’Ordine e discusse in Prefettura in sede di Comitato di Ordine Pubblico e Sicurezza.

Quindi vige il divieto di consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione e in qualsiasi contenitore, 24 ore su 24, negli spazi pubblici (esclusi dehors e spazi rilasciati in concessione agli esercenti l’attività di somministrazione di alimenti e bevande) situati all’interno dell’area del “Movicentro”/c.so Giolitti, del cosiddetto “quadrilatero”, nella zona di piazza Boves, e del Parco della Resistenza. A queste aree si aggiunge l’area dell’Agorà e di piazza della Costituzione (per la descrizione dettagliata del perimetro si rimanda al testo del provvedimento). L’ordinanza pone anche il divieto a tutti gli esercizi commerciali e di somministrazione di vendere bevande alcoliche per asporto dalle ore 21.00 alle ore 7.00 (mentre invece rimane possibile il consumo nei dehor o all’interno dei locali di somministrazione).

Le ragioni dell’ordinanza sono da ritrovare nella serie di episodi che hanno incrinato l’equilibrio di convivenza civile, tra esercenti, residenti ed avventori, fenomeni spiacevoli che incidono negativamente sulla qualità urbana in termini di quiete pubblica e di decoro.

L’obiettivo, quindi, è – insieme a una serie di altre misure messe in campo sulle aree interessate – ricostituire l’equilibrio tra le persone che sono titolari di diritti contrapposti (gli esercenti, i residenti e gli avventori), privilegiando il diritto alla salute dei residenti, con l’auspicio che si inverta la dinamica e si possa tornare a una situazione di decoro urbano e convivenza serena tra i soggetti coinvolti nell’ordinanza.

Spiegano la Sindaca Patrizia Manassero, il Vicesindaco con delega al commercio Luca Serale, l’Assessora alla Polizia locale Cristina Clerico, che siedono regolarmente al tavolo della Prefettura: “Una ordinanza contingibile e urgente di questo tipo è l’esito di un percorso supportato dalle attività della Polizia Locale sul territorio, in sinergia con le forze dell’ordine territoriali, e di concerto con gli attori del Comitato di Ordine Pubblico e Sicurezza che regolarmente sono convocati dal Prefetto. Il tema della sicurezza e del decoro in città sono una priorità. Lavoriamo con costanza e su fronti diversi per arginare fenomeni e manifestazioni che preoccupano e spaventano. La repressione è certo elemento chiave, ma non è l’unica strada risolutiva. Per questo ringrazio certamente il Prefetto Mariano Savastano, il Questore Carmine Grasso, il comandante della Polizia locale Davide Bernardi, le Forze dell’Ordine, ma anche tutti gli altri attori coloro che quotidianamente lavorano con solerzia per far fronte a problematiche estremamente complesse di marginalità e di disagio”.

comunicato stampa