Attualità - 17 agosto 2024, 15:32

Il vescovo di Alba Marco Brunetti: "Bel lavoro di squadra nella gestione degli stagionali e dei senzatetto"

Apprezzate la sinergia e la partecipazione delle diverse realtà nella gestione della palestra della Macrino come dormitorio, ma sul Centro di prima accoglienza precisa: "Non è la soluzione a tutti i problemi"

Il vescovo, monsignor Marco Brunetti

Soddisfatto della gestione dell'emergenza dei senzatetto e dei lavoratori stagionali, dopo la chiusura per lavori del Centro di Prima Accoglienza di via Pola, ma anche consapevole che bisogna continuare a programmare e pianificare soluzioni strutturali: il vescovo di Alba, monsignor Marco Brunetti analizza la situazione, alla luce anche delle difficoltà che si erano vissute un anno fa.

Come reputa la gestione della palestra-dormitorio di via Pola?

"Molto positiva, c'è stata una bella sinergia fra tutti: quest'anno ci siamo mossi per tempo e abbiamo dato una risposta al problema. Forse, era quello che avremmo dovuto fare in passato. Meno male che ci siamo arrivati tutti insieme, un segno di assunzione di responsabilità".

Il metodo cooperativo sembra funzionare.

"Si sono messi tutti in gioco, è più facile trovare risorse umane piuttosto che quelle economiche, a volte. Abbiamo bisogno che tutti facciano la loro parte".

Bisognerà trovare risposte anche più strutturali?

"Il problema deve riguardare e coinvolgere un po' tutti. A fine mese riaprirà il Centro di prima accoglienza, che fa la sua parte, ma non può essere la risposta a tutti i problemi. La struttura è pensata per i senzatetto, non per i lavoratori stagionali che hanno un'occupazione e una retribuzione. Chiaro che non chiudiamo le porte in faccia a nessuno, ma ci dobbiamo occupare prima degli ultimi, di chi non ha niente, casa o lavoro".

Ne avete discusso con il Comune?

"Abbiamo un accordo per una convenzione con l'Amministrazione per la cosiddetta seconda accoglienza: nove posti letto per i lavoratori, ma la struttura della Caritas di via Pola è rivolta all'emergenza di strada".

 

Daniele Vaira