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Attualità | 14 agosto 2024, 07:10

Turismo in Langhe, Roero e Monferrato. "Estate difficile, ma il territorio mantiene un grande fascino"

Elisabetta Grasso, direttore di Langhe Experience, guarda già al futuro: "Siamo stati a Singapore dove abbiamo incontrati travel agent australiani e buyer asiatici, ma per noi è essenziale continuare a offrire e promuovere l'autenticità"

Credito LangheExperience

Credito LangheExperience

Modelli turistici sempre più complessi, cambiamenti climatici e di domanda e offerta repentini. Langhe, Roero e Monferrato cercano di rispondere rapidamente, senza perdere la propria identità, ma aprendo a nuove possibilità. Con Elisabetta Grasso, direttore di Langhe Experience, il Consorzio Turistico che rappresenta le migliori realtà turistiche del territorio, cerchiamo di capire cosa riserva il futuro, partendo, però, dal presente.

Si può già fare un bilancio di quest'estate?

"Il turismo, a livello nazionale e anche internazionale, sta affrontando oggi sfide complesse, dalle condizioni meteorologiche avverse, da un inizio estate piovoso al caldo afoso di questi giorni, fino all’incertezza globale, a livello economico e politico. Nonostante queste difficoltà – dice –, le colline di Langhe Monferrato Roero continuano a essere una meta attrattiva per turisti internazionali provenienti principalmente da Olanda, Danimarca, Svezia, Norvegia, Svizzera, Francia, Stati Uniti, Brasile, Australia e Germania". 

Il fascino dei territori prosegue?

"Questi visitatori sono attratti dalle eccellenze enogastronomiche della regione, dalle dimore storiche e dalle autentiche esperienze rurali, quali visite in cantina, ricerca del tartufo, corsi di cucina, passeggiate tra piccoli borghi, castelli e paesaggi collinari".

Avete studiato una strategia precisa?

"Abbiamo attuato strategie promozionali mirate verso mercati selezionati, valorizzando attività sempre più originali e autentiche. Le nostre iniziative prevedono, in primis, campagne rivolte a Stati Uniti e Canada, mercati di cultura medio-alta, enoturisti ed estimatori della cucina di livello. Importante anche la promozione rivolta al Nord Europa e ai mercati emergenti, da Singapore al Brasile, al Giappone e all’Australia”.

Pensate anche a nuovi mercati?

"Stiamo promuovendo uno sviluppo turistico sostenibile che favorisca un equilibrio tra crescita economica e tutela del territorio. Nelle scorse settimane siamo state con il nostro Consorzio Turistico Langhe Experience, insieme con l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, all’evento ILTM Asia Pacific a Singapore, dove abbiamo incontrato travel agent australiani affascinati dalla nostra slow life e autenticità rurale e tanti buyer da Giappone, Singapore e Corea del Sud alla ricerca di nuove collaborazioni, attratti dal nostro territorio, che vedono come un paradiso enogastronomico. Abbiamo poi raccontato il territorio e le nostre selezionate strutture anche a nuovi mercati: Filippine, Thailandia e Malesia, dove viaggiatori di alto livello sono molto interessati a scoprire nuove regioni d'Italia e considerano il Piemonte come una destinazione di grande appeal”.

Non c'è il rischio di omologarsi?

"Per noi è essenziale continuare a offrire e promuovere l'autenticità, accogliere con il cuore e con il sorriso, garantire professionalità e qualità delle esperienze offerte, anche le più semplici. Il territorio mira a soddisfare una clientela diversificata, compresa una crescente domanda da parte di turisti in cerca di esperienze esclusive e di alto livello, oltre a viaggiatori interessati a un turismo più rurale e autentico.

Ogni zona avrà le sue aspettative e le sue richieste.

"Gli ospiti dagli USA e dal Sud America sono attratti da esperienze principalmente legate al relax, al cibo e al vino: dai corsi di cucina ai wine & truffle tour, dai picnic privati alle cene in vigna e nel bosco. Ricercano la Dolce Vita in questa zona d’Italia meno nota rispetto alle classiche mete italiane. Preferiscono pacchetti completi con autisti privati, guide locali, dimore di charme e boutique hotel, ristoranti gourmet e cantine rinomate. Numerosi gruppi di nordamericani stanno già prenotando per il 2025, programmando diverse settimane di permanenza in Italia, in primavera e in autunno. Hanno un alto potenziale di spesa sia per le strutture (4 e 5 stelle, ville e dimore di charme) che per l'enogastronomia d'autore". 

Non è lo stesso che cercano dal Nord Europa.

"Questi turisti prediligono attività di gruppo, soprattutto all'aperto, dalle e-bike al trekking e ai corsi di cucina. Solitamente non ricercano il lusso e l’esclusività ma esperienze e strutture più rural e semplici, complete a livello di servizi (con piscina, cantina, ristorante), preferibilmente in centri storici per poter raggiungere i ristoranti a piedi. Investono molto nelle esperienze per vivere le tradizioni locali: corsi di cucina, visite a caseifici e noccioleti, tour in vespa, ristoranti e osterie per gustare la cucina tradizionale". 

Ha parlato dei nuovi mercati, quali sono le loro aspettative?

"Dall'Asia, vi è una forte richiesta per tour ed esperienze personalizzate legate al tartufo e al vino. Gli australiani amano le attività all'aperto, il trekking, le e-bike e il vino". 

Torniamo in Europa.

"I francesi, in costante incremento, sono interessati principalmente alle attività all'aperto e alle e-bike; i tedeschi ricercano esperienze legate all’enogastronomia e all’outdoor. Gli svizzeri, sempre affezionati, apprezzano formaggio, nocciole, tartufo e vino". 

Quali sono le caratteristiche degli italiani?

"A corto raggio, si presentano in coppie e piccoli gruppi, spesso prenotano all'ultimo minuto e cercano l'uso di Spa giornaliere, pranzi e cene, vespe, e-bike e walking tour. Prenotano per i week end estivi e autunnali. Preferiscono strutture semplici, osterie e trattorie tipiche, picnic, visite ai castelli e degustazioni in cantine a conduzione familiare". 

 

Daniele Vaira

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