Curiosità - 14 agosto 2024, 11:51

Presentato il libro "L'amore sconfigge la morte" di Ivana Milan

A Genova, nel b&b della cuneese Cristiana Lo Nigro

Figlia della luna, silenziosa e riservata, un’aliena che atterra sulla terra l’anno dello sbarco sul satellite, che si innamora a prima vista del papà: così si descrive Ivana Milan, alla sua prima prova narrativa, che prende vita dal desiderio di superare il dolore immenso per la morte del padre.

Sulla trama dei ricordi si snodano e prendono forma momenti del passato, come in un ologramma. La forza del ricordo è un prezioso tesoro cui possiamo aggrapparci quando perdiamo una persona cara e sprofondiamo in un dolore insopportabile.

La scrittrice scava nella sua memoria in maniera accurata, quasi chirurgica, dolorosa e liberatoria al tempo stesso, per parlarci del rapporto speciale, d’intenso affetto e complicità, che la lega al padre. Un amore infinito che infrange le barriere del tempo e dello spazio per superare la morte.

Lui ai suoi occhi è un supereroe, un bellissimo e affascinante principe azzurro, presente, almeno idealmente, in tutti i momenti cruciali della sua vita. Un padre protettivo, solido, una roccia nelle piccole/grandi sfide della vita, ma anche un tenero papà che la chiama “scimmietta” con dolcezza infinita.

Inanellando una vasta gamma di emozioni, dalla tristezza alla nostalgia, dalla gratitudine all’amore scorre davanti ai nostri occhi l’infanzia del papà, “piccolo principe” in una famiglia numerosa e molto unita, in tempo di guerra, tra problemi, povertà, lutti e trasferimenti, dall’Agro Pontino alle risaie del Nord.

Molto coinvolgenti le pagine dedicate alla mamma che la chiama “piccola mia” e ai nonni, soprattutto al nonno, un faro, una roccia anche lui, oltre che un compagno di giochi, la cui perdita sarà molto dolorosa.

In punta di penna sono delineati il ritratto della maestra Maria dagli occhi smeraldo, i capelli rosso mogano e la voce celestiale, e della piccola amica Lilli, anche lei una “scimmietta” aliena dello stesso pianeta, con cui vive mille avventure.

Quando la malattia coglie il padre all’improvviso, inizia un calvario che fa sprofondare nelle tenebre la scimmietta, diventata ormai una giovane donna che studia medicina e non vuole rassegnarsi a perderlo. Ricerche frenetiche su libri di patologia, consulti di medici, percorsi terapeutici, interventi al cuore, lunghissimi giorni in terapia intensiva, fino alla resa finale: il principe azzurro non riuscirà a salvarsi. Cosa può fare ancora lei? Il padre vorrebbe riabbracciare una sorella che non gli parla più da tantissimi anni per incomprensioni incancrenitesi nel tempo. È l’ultimo desiderio del padre, che lei purtroppo non riuscirà a soddisfare, ma la zia, contro ogni aspettativa, si presenta all’ultimo momento al funerale.

Un tassello prezioso torna al suo posto, la famiglia è il luogo del perdono, che non può mai mancare. Ora si deve affrontare la morte di una persona tanto amata e superarla senza esserne schiacciati.

L’essere soli di fronte all’ineluttabilità di un evento così straziante spinge a interrogarsi sul senso della vita stessa e a considerare il valore dei rapporti umani e delle connessioni che abbiamo gli uni con gli altri. La morte non deve spaventare; quando perdiamo qualcuno che amiamo è il momento di ricordare e celebrare la vita di quella persona, di riconoscere l’impatto che ha avuto su di noi e trovare un modo per onorarne la memoria. È un momento di introspezione che ci costringe a interrogarci su cosa sia veramente importante nella nostra esistenza e su come vogliamo vivere il tempo che ci è concesso. I ricordi del passato possono diventare un terreno fertile da cui trarre forza vitale e attingere nei momenti più difficili del nostro vivere.

Ivana Milan, che si è laureata in Biologia a indirizzo sanitario e si dedica con passione e cuore grande al suo lavoro, sa bene come siano importanti il sostegno psicologico e la capacità di comunicare in modo profondo ed empatico con chi si trova ad affrontare un momento difficile.

Anche per mezzo di un libro, in cui si afferma con convinzione che la nostra vita trova senso solo nell’esperienza dell’amare e dell’essere amati. Tutti siamo alla ricerca di un amore con i tratti dell’eternità. La morte, che tutto divora, trova nell’amore un nemico capace di resisterle, fino a sconfiggerla. Solo la vita senza amore è morte.

comunicato stampa