Solidarietà - 13 agosto 2024, 10:20

L’importanza di donare il sangue anche in vacanza nell'appello di Avis e Fidas Bra

Basta poco per salvare una vita: ecco come fare per donare

I presidenti Verrua e Allocco, con il sindaco di Bra Fogliato

Agosto, si sa, è tempo di ferie, ma la generosità non deve... andare in vacanza. Per questo bisogna continuare a donare il sangue anche in estate, quando la quantità di sangue e plasma disponibili tendono a ridursi.

Perché donare

Negli ospedali il sangue è una necessità quotidiana. Ogni volta che si verifica una carenza di sangue, diventa drammatica non solo la gestione di eventi eccezionali come i disastri o gli incidenti, ma anche e soprattutto l’ordinaria attività sanitaria, che coinvolge la maggior parte degli interventi chirurgici (di alta specialità della cardiochirurgia), l’attività del pronto soccorso, le terapie oncologiche contro i tumori e le leucemie, le anemie di carattere medico, i trapianti di organi e di midollo osseo.

Ricordiamo che senza la disponibilità di sangue, in particolare, l’attività delle sale operatorie sarebbe bloccata. Donare il sangue e il plasma è un modo concreto di esprimere la solidarietà verso il prossimo, perché donare salva la vita ai pazienti. Inoltre, questo gesto d’amore ha ricadute positive anche sulla nostra salute: nei soggetti idonei migliora il flusso sanguigno e, grazie ad analisi specifiche, può rilevare malattie a uno stadio precoce. Un incentivo a prendersi cura di noi e sentirci più responsabili scegliendo un sano stile di vita.

I volontari di Avis e Fidas sono a disposizione di quanti vorranno impegnarsi in questa nobile impresa, soprattutto nel periodo estivo, il momento più critico dell’anno per la fisiologica riduzione delle donazioni e per la cronica infortunistica stradale, accresciuta per il notevole flusso turistico.

Chi può donare

Nell’Italia che si prepara ad andare in vacanza, il richiamo alle donazioni di sangue è alto. I presidenti delle due associazioni braidesi, Armando Verrua (Avis) e Tommaso Allocco (Fidas), ricordano che le donazioni del sangue non si fermano.

L’appello riguarda la raccolta di tutti i gruppi sanguigni. Possono donare tutte le persone maggiorenni (dai 18 anni fino a 60 anni se alla prima donazione, 65 anni per il donatore periodico) con peso non inferiore ai 50 chili e che siano in buone condizioni di salute, cioè che non siano affette da patologie infettive trasmissibili (come epatiti e HIV…) e da patologie croniche con alterazioni a carico di fegato, cuore, che non facciano uso/abuso di droghe e alcol.

Non può donare chi ha o ha avuto, negli ultimi 14 giorni, febbre, tosse o difficoltà a respirare. Tutte le altre condizioni sullo stato di salute del donatore vengono valutate caso per caso dal medico al momento della visita, che dovrà stabilire l’idoneità alla donazione stessa in base al questionario compilato, ai valori dell’emocromo e alla pressione arteriosa.

Dove donare

I Gruppi comunali Avis e Fidas precisano che presso le rispettive sedi (Avis in via Vittorio Emanuele II, 1, telefono: 0172/054725 – 328/2484069 – 320/7865460; Fidas in via Alerino Palma di Cesnola, 3, telefono: 0172/415096) l’attività si svolge regolarmente nelle date consultabili sui siti web www.avisbra.it e www.fidasadsp.it/bra e invitano tutti i soci ad effettuare la donazione con serenità, ribadendo «La totale sicurezza di quel gesto di altruismo che ci porta a salvare delle vite». E ricordate: donare è l’unico fatto di sangue che rientra nelle belle notizie.

Silvia Gullino