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Attualità | 12 agosto 2024, 07:10

Parigi 2024, c'è anche lo scoutman cuneese Paolo Perrone dietro l'oro della nazionale francese di volley maschile

"Olimpiade tecnicamente più difficile di quella di Tokyo per l'altissimo livello degli avversari, ma abbiamo avuto il pubblico e le famiglie a sostenerci"

Paolo Perrone con la medaglia d'oro

Paolo Perrone con la medaglia d'oro

C'è anche lo scoutman cuneese Paolo Perrone, classe 1993, dietro la medaglia d'oro della nazionale francese di volley maschile.

Dal 2017 Perrone è nello staff tecnico della transalpina. È arrivato alla nazionale francese di volley dopo essere sbarcato anni fa al Lione di Silvano Prandi, dove si è messo in mostra. Ha girato l'Europa, come scoutman, esperto di statistiche, e allenatore in seconda.

Ogni anno come nazionale – racconta Perrone - abbiamo conquistato altre medaglie alle Volley Nation League: oro nel 2017, argento nel 2018, bronzo nel 2021, prima di Tokyo, altri due ori nel 2022 e quest'anno a giugno un nuovo oro”.

Oggi colleziona la seconda medaglia d'oro olimpica con la Francia, dopo quella conquistata nel 2021 a Tokyo. Non solo hanno difeso il titolo come ci aveva dichiarato nella sua ultima intervista, ma lo hanno riconfermato.
Questa Olimpiade è stata decisamente più difficile come competizione. Con il nuovo format, dal raking mondiale arrivavano solo 12 nazionali, di cui le prime 7 di altissimo livello. Oltre all'aspetto tecnico per l'alta preparazione delle squadre avversarie, si sentiva anche un'alta pressione dopo l'oro di Tokyo e c'era grande attesa. Abbiamo lavorato bene, isolando il gruppo e focalizzandoci sul nostro lavoro, ci siamo concentrati sull'idea di difendere questo titolo il più possibile e ci siamo riusciti. Per le Olimpiadi ci eravamo dati l'obiettivo minimo di arrivare alle semifinali e direi che l'abbiamo raggiunto. Abbiamo avuto qualche difficoltà ai quarti di finale, ma ci siamo ripresi e regalati delle gioie. In semifinale abbiamo battuto l'Italia prendendoci una rivincita rispetto agli anni passati e poi la Polonia per 3-0 conquistando l'oro”.

Molto è cambiato dalla competizione di Tokyo ancora segnata dall'emergenza Covid con relative restrizioni che avevano alterato la percezione.

Tranne il team manager ed io – prosegue Perrone - , dall'ultima Olimpiade anche lo staff è cambiato. A differenza di quella di Tokyo, però, a Parigi le emozioni di riavere il pubblico e le famiglie a supporto sono state significative, valori aggiunti non indifferenti, che ci hanno dato forza e gioia”.

Alto l'orgoglio italiano per i risultati ottenuti con 40 medaglie di cui ben 12 d'oro. “Mi è dispiaciuto molto per Tamberi – commenta -, però abbiamo visto tanti atleti che si sono riconfermati con nuove medaglie soprattutto per il livello altissimo. Grande soddisfazione per l'Italia che sta lavorando molto bene negli ultimi anni, per molti atleti questa era la prima, ma si passa dalle sconfitte per riuscire a superare i propri limiti e tornare più forti”.

E ora si apre una fase di incertezza sul futuro per tutto il team della nazionale francese di volley maschile a partire dal primo allenatore Andrea Giani.

Perrone in attesa di conferma riflette: “Sono 8 anni che sono nello staff, vincendo 7 medaglie, attendo di conoscere cosa riserverà il futuro. Ora una settimana di vacanza e poi riprendo con la Power Volley Milano per il Campionato di Super Lega con cui quest'anno per la prima volta parteciperemo alla Champions League. Ma resto aperto alle possibilità che si presenteranno – conclude lo scoutman cuneese -”.

Sara Aschero

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