Cronaca - 06 agosto 2024, 17:35

Se la fascetta cade, la casa è vuota: così i topi d’appartamento “segnano", anche in Granda, gli alloggi nei quali rubare

Lo facevano i due uomini fermati in flagranza di reato a Savigliano, la notte scorsa, ma anche gli autori dei furti in appartamento nel quartiere San Paolo di Cuneo

Approfittavano dell'esodo per le ferie per entrare negli appartamenti vuoti e svaligiarli. Ora due uomini - originari della Georgia - rischiano diversi anni di reclusione: oltre al furto il reato contestato è aggravato dal reingresso illegale nel territorio dello Stato siccome sui soggetti pendeva una misura di espulsione, per effrazioni simili a quella avvenuta nella notte di sabato 3 agosto a Savigliano.

Rientrati in Italia facevano base a Torino, in zona Porta Palazzo. Da lì organizzavano i colpi spostandosi con una vettura per tutto il Piemonte, agendo con un modus operandi diffuso tra i topi d’appartamento (e di cui si è discusso, anche, nell'incontro tra i residenti del quartiere San Paolo di Cuneo e l'amministrazione comunale del capoluogo). “Segnavano” anticipatamente le case che volevano colpire con fascette, che venivano appoggiate sopra la porta d'ingresso: se il pezzo di plastica cadeva a terra riuscivano a capire se potevano agire indisturbati.

I due, già attenzionati dalla Polizia Mobile di Torino, sono stati visti partire dal capoluogo alla volta della Granda. Qui in piena notte si sono introdotti all’interno dell’abitazione, dove vivono due pensionati in quel momento in vacanza in Liguria. Una volta usciti con il bottino sono stati fermati da diverse pattuglie, colti in flagranza di reato intorno alle ore 5. Dall’abitazione hanno portato via oro e monili, per un valore di migliaia di euro. Tutta la refurtiva è stata riconsegnata ai proprietari, avvisati del colpo. A seguito di perlustrazione nel covo di Porta Palazzo sono stati recuperati poi altri oggetti preziosi, borse griffate, orologi di lusso, gioielli, tutta merce probabilmente riconducibile a furti messi in atto in precedenza e su cui sono in atto le ricostruzioni degli inquirenti.

Segnare le case, in questo periodo dell’anno, è pratica consolidata tra chi si introduce nelle case vuote dei vacanzieri. I metodi sono i più svariati e a volte i ladri valutano anche le piccole minuzie, come quella di vedere se lo zerbino posto sull’accesso, magari spostato durante le pulizie condominiali, viene risistemato o meno. L’invito, qualora si intravedano segni sospetti, è quello di allertare le forze dell’ordine.

redazione